Colui che viene ritenuto “scienziato” dall’opinione pubblica, in genere è munito di titoli accademici, riconoscimenti e premi prestigiosi a livello globale.
È stato riconosciuto tale perché ha fatto importanti scoperte e si è confrontato con altri luminari e studiosi, ha ottenuto ottimi risultati che possono concretamente essere applicati per il bene dell’umanità ecc.
Si possono davvero definire scienziati coloro i quali hanno solo seguito un iter di studi accademico e ricevuto incarichi importanti locali nel proprio ambito per le loro competenze, ma amano sentirsi chiamare “scienziati” senza aver affrontato un impegnativo percorso di dura ricerca e reale confronto?
Il vero scienziato frequenta congressi, mantiene relazioni a livello globale, si confronta coraggiosamente con gli avversari delle sue tesi, pubblica le sue scoperte su riviste importanti, accetta il fatto che alcune sue teorie possono anche essere migliorate o superate, scrive libri di alto valore scientifico ed ha il coraggio di esporre i risultati che ottiene indipendentemente da certi orientamenti socio-politici, per non lasciarsi influenzare e strumentalizzare.