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Chi sono stati i più grandi filosofi dell’umanità?

Gli apostoli…sì! proprio coloro che facevano i pescatori ed altri mestieri umili. Sono stati scelti tra persone ignoranti da Gesù Cristo stesso dopo aver pregato tutta la notte.

Consideriamo quello che hanno fatto con la forza dello Spirito Santo, nonostante la loro povertà culturale e sociale: hanno rivoluzionato il mondo romano e la loro dottrina si è sparsa in tutto il mondo ed ora hanno miliardi di seguaci.

I loro scritti sono conosciuti, meditati, messi in pratica da moltissimi uomini sul pianeta. Hanno condizionato nuove civiltà e dalla loro predicazione sono sorte numerosissime comunità, fabbricate chiese di ogni tipo e dimensione e cattedrali imponenti, realizzato grandi opere d’arte in tutti i settori dello scibile umano.

Ma soprattutto, con l’aiuto del divin Maestro, hanno contribuito a farci prendere consapevolezza che ognuno di noi è Tempio dello Spirito Santo.

 

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Il Vangelo – A cura di Ermes Ronchi

Rinunciare per il Signore significa fiorire (e riempie la vita).

V Dom. T. O. – Anno C – ( febbraio 2019)

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda (…). Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci (…).

La nostra vita si mette in cammino, avanza, cammina, corre dietro a un desiderio forte che nasce da una assenza o da un vuoto che chiedono di essere colmati. Che cosa mancava ai quattro pescatori del lago per convincerli ad abbandonare barche e reti e a mettersi in cammino dietro a quello sconosciuto, senza neppure domandarsi dove li avrebbe condotti?

Avevano il lavoro e la salute, una casa, una famiglia, la fede, tutto il necessario per vivere, eppure qualcosa mancava. E non era un’etica migliore, non un sistema di pensiero più evoluto. Mancava un sogno. Gesù è il custode dei sogni dell’umanità: ha sognato per tutti cieli nuovi e terra nuova.

I pescatori sapevano a memoria la mappa delle rotte del lago, del quotidiano piccolo cabotaggio tra Betsaida, Cafarnao e Magdala, dietro agli spostamenti dei pesci. Ma sentivano in sé il morso del più, il richiamo di una vita dal respiro più ampio. Gesù offre loro la mappa del mondo, anzi un altro mondo possibile; offre un’altra navigazione: quella che porta al cuore dell’umanità «vi farò pescatori di uomini», li tirerete fuori dal fondo dove credono di vivere e non vivono, li raccoglierete per la vita, e mostrerete loro che sono fatti per un altro respiro, un’altra luce, un altro orizzonte. Sarete nella vita donatori di più vita.

Gesù si rivolge per tre volte a Simone:

– lo pregò di scostarsi da riva: lo prega, chiede un favore, lui è il Signore che non si impone mai, non invade le vite;

– getta le reti: Simone dentro di sé forse voleva solo ritornare a riva e riposare, ma qualcosa gli fa dire: va bene, sulla tua parola getterò le reti. Che cosa spinge Pietro a fidarsi? Non ci sono discorsi sulla barca, solo sguardi, ma per Gesù guardare una persona e amarla erano la stessa cosa. Simone si sente amato.

– non temere, tu sarai: ed è il futuro che si apre; Gesù vede me oltre me, vede primavere nei nostri inverni e futuro che già germoglia.

E le reti si riempiono. Simone davanti al prodigio si sente stordito: Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore. Gesù risponde con una reazione bellissima che m’incanta: non nega questo, ma lui non si lascia impressionare dai difetti di nessuno, dentro il presente lui crea futuro. E abbandonate le barche cariche del loro piccolo tesoro, proprio nel momento in cui avrebbe più senso restare, seguono il Maestro verso un altro mare. Sono i “futuri di cuore”. Vanno dietro a lui e vanno verso l’uomo, quella doppia direzione che sola conduce al cuore della vita.

Chi come loro lo ha fatto, ha sperimentato che Dio riempie le reti, riempie la vita, moltiplica libertà, coraggio, fecondità, non ruba niente e dona tutto. Che rinunciare per lui è uguale a fiorire.

(Letture: Isaia 6, 1-2.3-8; Salmo 137; 1 Corinzi 15, 1-11; Luca 5, 1-11).

http://www.smariadelcengio.it/fra-ermes-ronchi-comunica/27004/commento-al-vangelo-domenica-10-febbraio-p-ermes-rinunciare-per-il-signore-significa-riempire-la-vita/

 

 

 

III domenica Matteo 4, 12-23

 

Siamo venuti qui, alla ricerca di pane, aiuto, parole buone e luminose, e oggi ci viene restituita la nostra vocazione: tu seguimi, cammina con me.

 

 

 

Omelia

Giovanni è stato arrestato, tace la grande voce del Giordano, ma si alza una voce libera sul lago di Galilea. Esce allo scoperto, senza paura, un imprudente giovane rabbi, solo.

Abbandona famiglia, casa, lavoro, lascia Nazaret per Cafarnao, non porta niente con sé, solo una parola: convertitevi perché il regno dei cieli è vicino. Siamo davanti all’annuncio generativo del vangelo.

Il Regno: una luce dentro, una forza che circola nelle cose, che non sta ferma, che sospinge come il lievito, come il seme. La storia si muove.

Le prime parole di Gesù dicono a tutti i disincantati di allora, a tutti i delusi di oggi, dice: smettetela di essere tristi e sfiduciati, ascoltate qualcuno ha una cosa bellissima da dirvi, così bella che appare incredibile… Così affascinante che i pescatori ne sono sedotti, mollano tutto, come per chi trova il tesoro.

È vicino il regno, il cielo è vicino, Dio è vicino, è vicino e fa fiorire la vita in tutte le sue forme. C’è polline divino nel mondo.

La notizia bellissima è questa: Dio è all’opera, qui tra le colline e il lago, per le strade di Cafarnao. Non per sé, ma per noi. Per umanizzare la vita e farla respirare.

A tutti gli sfiduciati di sempre dice: Lo so che ci sono i romani con le loro legioni e le croci per chi si ribella, eppure il regno è più vicino; lo so che ci sono schiavi a migliaia, e lebbrosi alle porte di tutte le città, che i preti parlano male di Dio, eppure un altro mondo è possibile, un altro cielo è vicino. Lo so che oggi ci sono terremoti e drammi, ma puoi vedere anche squadre di soccorritori che vanno avanti fino allo sfinimento… allora alza la testa e guarda quante belle persone …

Gesù parla, e la bella notizia dice: è possibile una vita buona, bella e beata, e lui la mostra;

è possibile che la storia diventi altra da quello che è; è possibile che il cuore guarisca. E lui inaugura un altro modo di essere uomini. Passa per tutta la Galilea uno che è il guaritore dell’uomo. Passa uno che sa reincantare la vita. E ci chiama ad osare, ad essere un po’ folli, come lui.

Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino. Io capisco questo: Convertitevi, i delusi, gli sfiduciati, i depressi, i rassegnati. Il Regno è qui, un altro mondo è possibile, è possibile vivere meglio, per tutti, e lui ne conosce la strada. Io ci credo. Ricordo un verso di p. Turoldo: e sulla mia tomba scrivete soltanto “ha sognato cieli nuovi e terra nuova”.

Terra nuova, lungo il mare di Galilea. E qui sopra di noi, un cielo nuovo. Quel Rabbi mi mette a disposizione un tesoro, di vita e di amore, un tesoro che non inganna, che non delude. Lo ascolto e sento che la felicità non è una chimera, è possibile, anzi è vicina.

Mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide…

Gesù passa, cammina per le strade del mondo a cercare la gente dove è, dove vive e lavora; non l’aspetta dentro la cornice sacra di un tempio.

E passando vede…: non un accorgersi per caso, ma un vedere attento. Altro è guardare, tutti guardano; altro è vedere…pochi lo sanno fare.

E vede due pescatori, ma non basta; due fratelli, ma non basta; egli vede le singole persone, con un nome: vede Simone, vede Andrea, vede Giacomo, vede Giovanni. Nome a nome. A tu per tu.

Gesù guarda, e in Simone vede Pietro o Cefa, la roccia su cui fonderà la sua comunità. Guarda, e in Giovanni vede il discepolo che parlerà le più belle parole d’amore. Guarda, e nell’adultera vede la donna che rinasce capace di amare bene di nuovo.

Guarda me e indovina ciò che nessuno ha saputo ancora vedere, ho solo piccoli granelli di senape appena seminati, ma lui vede già un albero, dove gli uccelli vengono a fare il nido.

Gesù guarda e ama. Amore vero è quello che ti obbliga a diventare il meglio di ciò che puoi diventare (Rilke): pescatore di uomini per i quattro del lago. E per me? Cos’è il meglio di me?

Gesù indovina dentro di me una melodia sepolta. Siamo tutti come strumenti musicali da cui Dio sa tirar fuori suoni che nessuno ha saputo trovare. I mistici orientali dicono. Noi siamo il flauto, Dio è il soffio che lo attraversa. Vivere attraversati dal Soffio dello Spirito.

Io lo so che non scriverò grandi melodie, ma una nota sì, ma che sia esatta, e sia la mia; un mattoncino solo ,ma che nessun altro può aggiungere alla cattedrale o alla sinfonia del mondo.

Gesù chiama, era solo ma non può restare solo. Ha bisogno di volti. Li porta via dal piccolo cabotaggio del lago, alla grande navigazione del mondo.

Vi farò pescatori di uomini: Dal lago al mondo; dalle reti e dalle barche agli uomini e alle donne che sono il tesoro, il gioiello di Dio.

E nessuno può dire io sono meno di quei quattro pescatori. Nessuno può dire: ho meno cultura di loro, meno preparazione, meno cuore, meno teologia…

Seguitemi. Perché seguirlo? Gesù non lo dice. Non c’è motivo che vada oltre lui, oltre quel pronome personale: segui me. Lui è la ragione di tutto, lui è il motivo oltre il quale io non so risalire. Segui me, metti i tuoi passi sui miei passi, osserva i miei gesti, bevi le mie parole, diventa come me: vivi la mia vita buona bella e beata. Ama quelli che io amo. Preferisci quelli che io preferisco. Opponiti alle cose alle quali io mi oppongo.

Un giovane prete fa l’esame di pastorale. L’ultima domanda è: come spiegheresti a un bambino di sei anni perché segui Gesù? perché gli vai dietro? Lo studente parte dal peccato originale, parla di redenzione e riscatto, colpa e grazia, verità ed errore…ma si accorge che si sta incartando. Il vecchio professore allora lo interrompe e fa: digli così, lo seguo per essere felice. Grande prof, di teologia e di umanità!

Vi farò diventare pescatori di uomini, raccoglitori di uomini per tirarli fuori dalla loro vita piccola e farli felici. Non raccoglierete per la morte, come fa il pescatore di pesci, ma per la vita.

Li tirerete fuori dall’invisibile, da sotto le acque, per farli camminare, per aiutarli a volare; sarete per gli uomini dei rivelatori di un nuovo modo di vivere, avranno vita moltiplicata.

Cercatori di uomini, come cercatori d’oro. Il vostro tesoro sono persone.

E lasciato tutto, lo seguirono. Lasciano tutto ma per trovare tutto, non perdono niente, lo investono.

Seguono Gesù peccatori che sanno di esserlo, io tra loro.

Signore, io sono l’ultimo dei coraggiosi

eppure pronto a dire:

eccomi, vengo, io ci sto;

sono il primo dei paurosi

ma mi fido della tua parola:

eccomi, io ci sono.

D’ora in avanti qualcosa sarò, Signore,

se la tua grazia fa del mio nulla

qualcosa che serva a qualcuno.

 

  Pescatore di uomini, di Helder Camara.

Per amore di Dio rispondetemi:

Dove sono i bambini

per raccontarmi i loro giochi,

i poeti

per raccontarmi i loro sogni

i pazzi

per raccontarmi i loro deliri,

i malati

per raccontarmi le loro sofferenze,

e i felici e gli infelici

i santi e peccatori

i bambini e i vecchi

i morti e i vivi

i credenti e gli increduli

gli uomini e gli angeli

gli animali e le piante

le creature tutte

di tutti i mondi?

Povero me

se salissi da solo

all’altare di Dio!…

 

Dom Helder Camara, da “Mille ragioni per vivere”

 

 

La conclusione del brano è una sintesi affascinante della vita di Gesù. Camminava e annunciava la buona novella; camminava e guariva la vita.

Gesù cammina verso di noi, gente delle strade,

cammina con noi di volto in volto

e mostra con ogni suo gesto che Dio è qui, con amore,

il solo capace di guarirci il cuore.

 

p: Ermes Ronchi

1 Giugno 2016

Messaggio della Madonna di Medjugorje

 

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I 10 SEGRETI DI MEDJUGORJE (di Padre Livio Fanzaga):

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VIDEO RELATIVI AI MESSAGGI DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE

PLAYLIST RELATIVA A MEDJUGORJE (MESSAGGI E COMMENTI IN VIDEO)
https://www.youtube.com/playlist?list=PL_I8V9Z5YmOY_O1E9krjhlTo3O_k-L-6y

LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A PORZUS – Nuova versione

6 luglio 2005

Il Catechismo della Chiesa Cattolica in mp3

IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA IN AUDIO

5 Gennaio 2010

REPORT SUL 21° SECOLO

Attraverso un
fantascientifico viaggio nel tempo, l’autore del libro, Pier Angelo
Piai, desidera sensibilizzare il lettore a prendere coscienza del
nostro comune modo di pensare ed agire, noi del 21° secolo che ci
vantiamo di essere progrediti. In che cosa consiste, allora, la vera
evoluzione della specie umana?
Quando l’uomo potrà diventare davvero integrale?
Report
cerca di dare alcune risposte ai moltissimi interrogativi che emergono
in queste pagine scritte attraverso riflessioni e  considerazioni
sociologiche, antropologiche e filosofiche.

6 Luglio 2005

6 luglio 2005 Il Catechismo della Chiesa Cattolica in mp3

IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA IN AUDIO
Catechesi e omelie di padre Lino Pedron