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Il direttore di un noto quotidiano mainstream così scrisse recentemente sul suo giornale:
“I cattolici amano un dio bambino perché rifiutano la complessità”

 

Non è molto chiaro che cosa intende con questa “complessità” che i cattolici in maniera “puerile” rifiutano, secondo questo giornalista.
Probabilmente non si è compreso quanta complessità, invece, si cela dietro la semplicità, e quanta semplicità c’è dietro la complessità.

Gesù bambino è il Dio incarnato che si fa piccolissimo e povero : il Dio Amore Onnipotente che si manifesta in un infante esprime l’Innocenza, la purezza la gloria di un Dio che da Onnipotente si annulla nella fragilità umana.

Questo annichilimento è la dinamica dell’Incarnazione che agli occhi degli stolti appare puerile ed insignificante.

Ma chi intuisce la potenza esplosiva che c’è dietro questa dinamica divina, rimane veramente stupito ed in atteggiamento di alta contemplazione.

La “Kenosis” (lo spogliamento) divino in Gesù continua durante tutta la sua vita terrena: Lui, l’Onnipotente, vive da uomo, con le sue fragilità, la fame, la sete, l’incomprensione degli altri, la persecuzione violenta fino all’estremo annichilimento rappresentato dall’umiliante passione e morte sulla Croce.

Poi c’è la Risurrezione, ma Dio non finisce mai di stupire: infatti, come ulteriore annichilimento, ha scelto di essere presente in ogni Eucaristia in corpo, sangue, anima e divinità e farsi mangiare da ogni fedele che fa la Comunione. Ogni persona che lo riceve con l’Eucaristia lo assimila e viene così “divinizzata” in Cristo.

Vi sembra cosa da poco un simile dinamismo?
Chi può spiegare con parole semplici che cosa significa davvero l’Incarnazione?

No, il credente che contempla questo mistero non può essere un povero sempliciotto che segue le favole, come sottintende il giornalista.
Ci sono certe ragioni del cuore che mille ragioni della mente non possono pretendere di spiegare…

 

 

 

(dal libro “La spirale della vita di Pier Angelo Piai – edizioni Segno)

L’amore è vita e genera amore: per questo è fecondo. Il dinamismo trinitario ne è una riprova perfetta. Tutto ciò che vive riflette questa interrelazione divina secondo il proprio grado di libertà.

L’atto coniugale, massima espressione terrena della fusione d’amore, sfocia nella naturale procreazione a cui è finalizzato. I due ora devono volgere la loro attenzione ad un terzo: i loro sguardi si distaccano ogni qualvolta devono essere diretti sulla vita generata. L’uno rischierebbe di rimanere semplice proiezione dell’altro e il circolo d’amore potrebbe rimanere monco. L’avvento del “terzo” ricompone la relazione, la finalizza, le ridona vitalità e quel dinamismo che porta alla perfezione.

L’individuo generato attuerà per tutta la vita la propria “centrazione” che consiste nell’individualizzarsi emergendo da infinite centrazioni. Biologicamente è proprio così: ogni forma vivente emerge da altre forme individualizzate o viventi, dal vegetale che assorbe energia solare scomponendo e ricomponendo sostanze più o meno chimicamente complesse nella sintesi clorofilliana, all’animale che ricava energia vitale sia dai vegetali che dagli altri animali.

Ogni essenza si auto-determina attingendo dall’etere “ontologico” con una serie di atti ed operazioni che conducono ad una sorta di “auto-separazione”. Ma come per le cellule il contatto esterno, irrinunciabile per la sopravvivenza, avviene secondo una specifica modalità, così l’essere si autocrea liberamente nella coscienza.

La conoscenza è il materiale ontologico che eleva ogni essere più autentico: più essa è pura e più conduce al distacco. Se rimane “erudizione”, cioè conoscenza esterna, l’essere si cristallizza in quanto l’intimità si perde nella datità di un processo di identificazione… e la datità non è mai libertà ma è sempre un fallimento, una risposta non data alla vocazione di ciascun essente chiamato all’auto-creazione.

Sì, è proprio così: ciascuno di noi è chiamato a trascendere il dato: ma tutto ci è dato, anche I’articolazione del nostro pensiero, i nostri gusti ed i più segreti condizionamenti.
Qual è il vero possesso dell’essere libero? È la scelta che nessuno potrà mai vanificare perché la sfera della volontà non potrà mai essere intaccata. L’essere si realizza proprio nella volontà che è il timone di tutti gli orientamenti, i quali sono pressoché infiniti in quanto devono costituire I’ambiente di incubazione dell’autorealizzazione.

Il distacco segna tutte le tappe biologiche di ogni uomo: esso è fondamentale per ogni individuazione e concentrazione. È talmente inscritto nella dinamica dell’essere che anche nell’Universo deterministico si presenta come un leit-motiv: dal microcosmo al macrocosmo l’individuo si distacca dal suo nucleo, perde il suo isolamento per essere parte di un’unità… in pratica smette di “appartenersi”.

Se questo avviene nell’ordine cosmico e biologico a maggior ragione nell’ordine psichico e spirituale che, come abbiamo già constatato, costituisce l’insieme delle spire che si snodano sul nucleo deterministico. Ogni ciclo evoluzionistico è contrassegnato dal distacco: solo un’attenta riflessione scevra da pregiudizi può constatare la veridicità di questa affermazione.

 

Dedicato anche al filosofo Emanuele Franz, autore del libro “UMILIAZIONE” ed. AUDEX
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Quanti volti abbiamo conosciuto dalla nostra nascita! Ognuno con la sua storia e le sue aspirazioni, con i suoi pregi ed i suoi difetti.

Peró, siccome nulla succede a caso, tutti hanno in qualche modo contribuito alla formazione della persona che ora siamo, anche se in modo impercettibile.

Dal semplice passante al collega di lavoro, dal famigliare all’estraneo, dall’amico al nemico, dal subalterno al superiore, dall’indifferente all’interessato, ecc. c’é sempre stata una qualche interazione che ha sollecitato la nostra mente, la nostra visione del mondo e la memoria modificandole.

Non riusciamo nemmeno ad immaginare quanto gli altri ci abbiano influenzato e quanto noi abbiamo influenzato gli altri. Lo capiremo solo nell’altra Dimensione, quando vivremo in pienezza.

Per questo dobbiamo cercare di rispettare ed amare il prossimo con il nostro pensiero e con l’azione.

Cosa difficile da realizzare per la nostra fragilità, ma non impossibile a Dio!

 

 

 

ALCUNI LIBRI DI PIER ANGELO PIAI

GUARIRE LA MENTE PER GUARIRE IL CORPO: http://www.edizionisegno.it/libro.asp…

LA SPIRALE DELLA VITA (riedizione) :    http://www.edizionisegno.it/libro.asp…

L’ANIMA ESISTE ED È IMMORTALE ed. Segno http://www.edizionisegno.it/libro.asp…

“LA FORZA DELLA FRAGILITÀ” ed.Segno (In questo mio libro troverete preghiere per molti stati d’animo e situazioni personali) http://www.edizionisegno.it/libro.asp….

VERSO L’ETERNITÀ (commenti su 4 anni di messaggi della Regina della Pace) http://www.edizionisegno.it/libro.asp…

LA STIMMATIZZATA DI UDINE (Storia autentica di Raffaella Lionetti, dotata di speciali carismi) http://www.edizionisegno.it/libro.asp…

FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA http://www.edizionisegno.it/libro.asp…

CONCETTA BERTOLI – La donna che vide la terza guerra mondiale http://www.edizionisegno.it/libro.asp…

IL RESPIRO DELL’ANIMA INNAMORATA (con disegni di Perla Paik) http://www.edizionisegno.it/libro.asp…

MARCELLO TOMADINI  il pittore fotografo dei lager   https://www.edizionisegno.it/libro.as…

DIARIO DI UN PELLEGRINO CARNICO https://www.edizionisegno.it/libro.as

GESÙ CHIEDE TOTALE FIDUCIA IN LUI (nel “Colloquio interiore” di suor Maria della Trinità) https://www.edizionisegno.it/libro.as…

 

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Pare che nella nostra data di nascita si celi un “CODICE ESISTENZIALE” abbinato alla NUMEROLOGIA, per cui ogni numero può avere un certo significato rivelando qualcosa del nostro carattere, della nostra personalità e delle nostre attività attuali.

Ho provato a ricercarlo in personaggi famosi.

Ad esempio con questo metodo ad Einstein è abbinato il n. 6 :

nascita di Einstein : “14.03.1879” per cui: 1+4+3+1+8+7+9 = 33 da cui: 3+3 = 6

Confrontando con Wikipedia – numerologia: https://it.wikipedia.org/wiki/Albert_Einstein

 

Il Sei è relativo al tatto, alla BELLEZZA e all’ARMONIA. Il Sei possiede carisma, grazia, la possibilità di conversare con tutti, la diplomazia, la capacità di costruire relazioni in incontri a due. Tratta delle cose da cui si è attratti o da cui si trae piacere. Denota perfezionismo in quanto le operazioni 1+2+3 e 1X2X3 lo danno come risultato.

Anche Giuseppe Verdi ha lo stesso codice esistenziale: il 6

 

Ho provato a fare la stessa cosa con altri personaggi ed ho trovato incredibili corrispondenze:

 

BARBARA PALOMBELLI 19.10.1953 = 1+9+1+1+9+5+3 = 29 _ 2+9 = 11 – 1+1 = 2

Due può avere molti significati, rappresentanti, da un lato, associazioni e interazioni con gli altri e, dall’altro polarità differenti e contrapposizione. Due rappresenta le polarità distinte quali bene e male, bianco e nero, maschio e femmina, destra e sinistra. Un polo non può esistere senza l’altro; questa idea di complementarità è meglio simboleggiata dal Tao Yin-Yang. Le polarità possono anche creare conflitto e discordia. Nella valenza positiva, Due può essere considerato femminile, intuitivo e corrisponde all’istinto di protezione..

 

PAPA FRANCESCO 17.12.1936 = 1+7+1+2+1+9+3+6 = 30 _ 3+0= 3

VITTORIO SGARBI 8.05.1952 _ 8+5+1+9+5+2 = 30 _ 3+ 0 = 3

 Tre è considerato il numero del potere, con riferimenti diversi nelle varie religioni. Nell’esoteria e nella mistica raffigura il triangolo. Il numero tre simboleggia inoltre, La Creazione, in Arte ed Esoterismo

 

GUGLIELMO MARCONI 25.04.1874 = 2+5+4+1+8+7+4 = 31 _ 3+ 1= 4

DONALD TRUMP   14.06.1946 = 1+4+6+1+9+4+6 = 31 _ 3+1= 4

EMANUELE SEVERINO 26.02.1929 _ 2+6+2+1+9+2+9 = 31 _ 3+1 = 4

Nella sua valenza positiva il Quattro rappresenta l’essere pratico (o “terra-terra”), mentre il fatto che sia il primo numero pari non primo lo lega a una personalità composita che trae idee da fonti diverse e spesso in conflitto per elaborare un fiero modo di pensare “fuori dal coro”. il Quattro comanda gli elementi della terra.

 

MATTEO SALVINI 9.03.1973 = 9+3+1+9+7+3 = 32 _ 3+2 = 5

Cinque è collegato alla consapevolezza dei cinque sensi così come alla protezione. Rappresenta anche il servizio agli altri. In quanto numero delle dita della mano, il cinque indica il POTERE dell’uomo. È un numero dalle molte facce che collega lo stato fisico alla salute mentale, che governa l’abilità di pensare chiaramente e la capacità intellettuale. Rappresenta l’apertura a nuove idee ed esperienze, è altamente analitico e ha l’abilità di pensare in modo critico, ma può ponderare così eccessivamente un problema da fargli perdere significato. È la ricerca della libertà, dell’avventura.

 

EINSTEIN 14.03.1879 = 1+4+3+1+8+7+9 = 33 _ 3+3 = 6

VERDI   10.10.1813 = 1+1+1+8+1+3 = 15 _ 1+5 = 6

 Sei è relativo al tatto, alla bellezza e all’armonia. Il Sei possiede carisma, grazia, la possibilità di conversare con tutti, la diplomazia, la capacità di costruire relazioni in incontri a due. Tratta delle cose da cui si è attratti o da cui si trae piacere. Denota perfezionismo in quanto le operazioni 1+2+3 e 1X2X3 lo danno come risultato.

 

CESAR FRANCK 10.12.1822 = 1+1+1+1+8+2+2 = 16 _ 1+ 6 = 7

Sette è considerato un numero spirituale in quanto è illusivo e contiene veli che devono essere scoperti, uno dopo l’altro, per arrivare all’illuminazione ultima. Sette è detto sacro in quanto la settimana è composta da sette giorni, in Genesi la creazione è stata eseguita in sette giorni, l’antico sistema solare consisteva di sette pianeti, il corpo umano consiste di sette plessi o Chakra e qualche versione della Cabala è composta da sette sephirot. Nella sua valenza positiva possiede le qualità della consapevolezza nel sogno, nella spiritualità e nella sfera psichica.

 

GIUSEPPE GARIBALDI 4.07.1807 = 4+7+1+8+7 = 27 _ 7+ 2 = 9

WAGNER 22.05.1863 = 2+2+5+1+8+6+3 = 27 _ 2+7 = 9

 Nove era considerato un numero sacro dagli antichi. Rappresenta il CAMBIAMENTO, l’invenzione e la crescita attraverso l’ISPIRAZIONE. Nove è umanitario ed è stato ritenuto di particolare importanza dal fatto che occorrono nove mesi del calendario per la gestazione di un bambino.

 

SOFIA LOREN   20.09.1934 2+9+1+9+3+4 = 28 _ 2+ 8 = 10

LUIGI DI MAIO 6.07.1986 = 6+7+1+9+8+6 = 37 = 3+7 = 10

 Dieci è la rappresentazione di Uno in una “ottava” maggiore e significa la fine di un importante ciclo dal quale scaturirà un cambio di circostanze. Dieci porta con sé una grande carica di significato esoterico che è reso evidente dal fatto che una gravidanza dura dieci mesi lunari, in molte versioni della Cabala ci sono dieci sephirot, il sistema numerico più utilizzato al mondo è quello decimale. Le persone hanno dieci dita che usano per contare, portando ad una innata adozione del Dieci come base nel sistema numerico intuitivo. Da notare che Dieci è considerato un numero moderno di completamento perché è solo negli ultimi secoli che è stato utilizzato come blocco base di sistemi numerici, valuta e misura. Quando Dieci sostituì Dodici come il numero supremo, portò un cambio negli schemi mentali umani rendendoli più scientifici nell’approccio a questioni di natura esoterica. (I sostenitori di Dodici sono in disaccordo con quest’ultima affermazione). Il Dieci era sacro ai Pitagorici, che amavano rappresentarlo tramite la Tetratkys (una sorta di triangolo equilatero composto da 10 punti:la base di 4, poi a salire 3 2 1). Per i Pitagorici dieci erano anche le entità celesti: Sole, Luna, Terra, i cinque pianeti visibili a occhio nudo: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, il Cielo delle stelle fisse più l’Antiterra: un pianeta invisibile perché in opposizione alla Terra rispetto al sole.

 

ORA PROVATE A FARE LA STESSA OPERAZIONE CON LA VOSTRA DATA DI NASCITA INDIVIDUANDO IL VOSTRO CODICE ESISTENZIALE …E CONFRONTATEVI CON LA PAGINA RELATIVA ALLA NUMEROLOGIA DI WIKIPEDIA.

Probabilmente ne rimarrete sorpresi!

NUMEROLOGIA DA WIKIPEDIA :

https://it.wikipedia.org/wiki/Numerologia

 

 

 

 

Ciò che non viene sufficientemente ribadito nelle omelie…

 

LA NASCITA DI GESÙ RIGUARDA DIRETTAMENTE OGNUNO DI NOI: CI MANIFESTA CHI REALMENTE SIAMO.

 

Epifania” etimologicamente significa “manifestazione dall’alto”. In genere si festeggia il fatto che Dio si è manifestato nel bambino Gesù della mangiatoia di Betlemme.

Si pensa poco, però, che questa manifestazione riguarda direttamente ognuno di noi. Dio incarnandosi in un uomo, ci ha rivelato chi è per Lui l’uomo. “Voi siete dei” – aveva detto in un episodio riportato dal Vangelo.

In effetti ognuno di noi, grazie a Lui, è Figlio di Dio e vive la dimensione terrena perché si sta preparando a quella celeste nella progressiva divinizzazione.

Il destino di ognuno di noi, quindi, è quello di diventare simili a Dio, il quale in Gesù Cristo, ci assimilerà totalmente in Lui e lo vedremo così come Egli è.

In questo senso, ognuno di noi, è il Centro dell’Universo, perché, oltre ad essere coscienti che nella nostra mente si rispecchia tutta la realtà, siamo anche Tempio dello Spirito Santo, dove Dio alberga per costruire in noi il Paradiso dell’Amore.

 

(Una voce dal deserto)

 

 

ALCUNI LIBRI DI PIER ANGELO PIAI

 

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A voi tutti, amici o sconosciuti fratelli di fede, a tutti quelli che amate e per i quali trepidate, da parte di Dio che ci dona suo Figlio: Buon Natale.

Il Signore che abita come un cuore nuovo la notte del mondo, il Signore sia con voi.

E noi, come madri amorevoli, aiuteremo il Signore ad abitare la terra, ci prendiamo cura della sua parola, dei suoi sogni, del suo vangelo fra noi.

Signore Gesù, siamo qui perché vogliamo restare umani, inquieti, sensibili e visionari, per questo ti preghiamo: nasci in noi, Signore.

Signore Gesù, che continui a perdonarmi anche quando io non mi perdono, che mi corri dietro a riportarmi le chiavi di casa, che alleggerisci i miei errori con sorriso di madre, ti preghiamo nasci in noi Signore

Signore Gesù, sono venuto da te che non ti stanchi di rilanciare la mia vita, che la liberi dal passato arido, che trovi il senso a tutto questo correre, per questo ti preghiamo: nasci in noi Signore.

 

Omelia.

Un Vangelo immenso abbiamo ascoltato, che ci impedisce piccoli pensieri, che spalanca su di noi la porta dell’infinito e dell’eterno.

In principio era il Verbo e il Verbo era Dio. E il Verbo carne si è fatto”. E mi viene da tradurre: in principio era la tenerezza e la tenerezza era Dio.

E la tenerezza di Dio si fece carne. In Gesù e in noi. Chi è Dio? Il grande monaco Benedetto Calati rispondeva: Dio è un bacio. Caduto sulla terra a Natale.

Il grande miracolo è che Dio ora ha smesso di plasmare l’uomo come fece con Adamo con la polvere della terra, ma si fa lui stesso polvere e argilla della nostra terra. E Adamo sarà diverso.

E allora io so, noi crediamo che c’è un frammento di Verbo, una particella di Tenerezza in ogni carne, qualcosa di Dio in ogni uomo, c’è santità e luce in ogni vita. La nostra umanità è un fiume che porta tutto, fango e pagliuzze d’oro. Ma in fondo Dev’essere splendida la vita se Dio accetta di diventare uno di noi!

La tenerezza di Dio si è fatta carne. Guardo il Bambino di Betlemme, lo vedo che cerca il latte della Madre e capisco: il Verbo si è fatto fame.

Non gli angeli ma una ragazza inesperta e generosa si occupa di Lui: il Verbo si è fatto bisogno di tutto.

Penso agli abbracci che Gesù ha dato e ricevuto, da bambini e amici e donne con il profumo, e dico: il Verbo si è fatto carezza.

Penso al pianto di Gesù davanti alla tomba dell’amico che amava e dico: il Verbo si è fatto lacrime.

Ricordo quel petalo di fango che Gesù mette sugli occhi del cieco nato e dico: il Verbo si è fatto polvere, mano e saliva e occhi nuovi.

Poi penso alla Croce: il Verbo si è fatto agnello, carne in cui grida il dolore.

E con me che piango anche Lui imparerà a piangere, e se tu devi morire anche Lui conoscerà la morte.

Dio nella piccolezza: è questa la forza dirompente del Natale:tutti vogliono crescere nel mondo, ogni bambino vuole essere uomo. Ogni uomo vuole essere re. Ogni re vuole essere ‘dio’. Solo Dio vuole essere bambino” (L. Boff).

La grande ruota della storia, come una macina da mulino, aveva sempre girato nella stessa direzione: dal piccolo verso il grande, chi ha meno sottomesso a chi ha più, il debole schiacciato dal forte, chi sa tante parole che imbroglia chi ne sa poche.

Quella notte a Betlemme la grande ruota della storia, la macina del mondo, per un attimo, alla nascita di Gesù si è bloccata. C’è stato un nuovo in principio e da lì qualcosa ha cominciato a girare all’incontrario e il senso della storia ha imboccato un’altra direzione: Dio verso l’uomo, il grande verso il piccolo, dal cielo verso il basso, dai palazzi verso una stalla, i Re Magi verso un bambino, chi ha pane verso chi ha fame.

La stalla e la mangiatoia di Gesù sono un ‘no’ gridato al nostro “beh le cose vanno così, non c’è niente da fare”. Ma se fosse nato in una villa, in un palazzo con tutti i confort, pensate che saremmo qui a ricordarlo ancora? No. Uno dei tanti. I potenti sono già troppi. I palazzi sono deserti di profezia

Dio entra nel mondo dal punto più basso, da una grotta, da una stalla, inizia dalla periferia, dagli ultimi della fila, dai pastori. Perché nessuno sia escluso. Da lì tutti ripartire, perché il mondo sia nuovo.

E venne ad abitare in mezzo a noi. Che vuol dire: non solo a piantare la sua tenda fra le altre tende del nostro sterminato accampamento umano, ma ad abitare in mezzo a ciascuno di noi, nel centro di me, in mezzo al cuore. Dio ha ora un cuore di carne e in noi scorre un cromosoma divino.

È venuto e ha fatto risplendere la vita (1 Tim 1,10).

Ha dato splendore e bellezza all’esistenza, ha insegnato di nuovo a sognare, frammenti di stelle corrono per le vene del mondo.

Perché Natale? Perché Dio nasca in me e io nasca in Dio. Il Verbo si fa carne perché la carne diventi sillaba di Dio.

Non sopporto l’idea di auguri innocui, formali, di routine. Allora, cari fratelli, tanti auguri impegnativi e scomodi.

Dio che si incarna per amore dei piccoli, ci faccia star male in una vita egoista, che gira le spalle a chi chiede aiuto, che sta alla finestra del mondo. Si uccide anche stando alla finestra.

Dio che si fa bambino, ci faccia sentire dei vermi quando cerchiamo di farci grandi sopra le spalle degli altri, con bugie.

Un Dio deposto sulla paglia ci tolga il sonno, finché non procuriamo di che dormire a uno sfrattato, a un povero, a un migrante, o non aiutiamo a procurare una tenda a chi non ha più casa.

Maria che trova una culla solo nella greppia degli animali, ci costringa con i suoi occhi feriti a non aver pace per tutti i bambini non voluti, rifiutati, gettati via, violati. Per questo sacrilegio continuo.

Giuseppe che trova solo porte chiuse, ci metta in crisi davanti al dolore di tanti genitori per i figli senza fortuna, senza lavoro, senza salute, con le porte chiuse in faccia.

Gli angeli che annunciano pace portino ancora guerra alla nostra coscienza, quando non vede che a una spanna da noi si consumano ingiustizie, si fabbricano armi, si avvelena la terra e l’acqua e l’aria.

 

Natale è senza bugie. Che inganno, che imbroglio ci può essere in un bambino che si mette nelle tue mani, e puoi fare di lui quello che vuoi, che inganno ci può essere in uno che muore d’amore per te?

Il Presepio non è una favola che ci raccontiamo ogni anno, è la chiave di un mondo che non esiste ancora;

A Natale non celebriamo un ricordo, il compleanno di Gesù, ma un progetto: l’inizio di un altro modo di abitare la terra: essa non appartiene a chi è più forte e accumula più denaro, quella è una storia piena di rumore e di furore, ma che non significa nulla.

La storia appartiene alla bontà senza clamore,

all’amore senza vanto,

al servizio senza interesse.

In principio era la Tenerezza…e la tenerezza si è fatta volto, occhi di donna, sorriso di bambino. Dio tenerezza è il Dio fatto tenda, perché tutti abbiano una casa, dove essere veri e amati. Dio tenerezza è arrivato su un barcone nel mare. Da padre e madre profughi, Maria e Giuseppe con il piccolo Gesù.

Nella tenerezza non c’è paura.

Dio è la dolce rivoluzione della tenerezza.

Amen

 

Preghiera alla comunione

 

Mio Dio, mio Dio bambino,

povero come l’amore,

piccolo come un piccolo d’uomo,

umile come la paglia dove sei nato,

mio piccolo Dio che impari a vivere

questa nostra stessa vita,

che domandi attenzione e protezione.

Mio Dio incapace di aggredire e di fare del male,

che vivi soltanto se sei amato,

insegnami che non c’è altro senso per noi,

non c’è altro destino che diventare come Te,

carne intrisa di cielo, sillaba di Dio,

come te che cingi per sempre in un abbraccio

ogni tua creatura malata di solitudine. Amen

 

 P. ERMES RONCHI

 

 

1 Giugno 2016

Messaggio della Madonna di Medjugorje

 

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I 10 SEGRETI DI MEDJUGORJE (di Padre Livio Fanzaga):

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VIDEO RELATIVI AI MESSAGGI DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE

PLAYLIST RELATIVA A MEDJUGORJE (MESSAGGI E COMMENTI IN VIDEO)
https://www.youtube.com/playlist?list=PL_I8V9Z5YmOY_O1E9krjhlTo3O_k-L-6y

LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A PORZUS – Nuova versione

6 luglio 2005

Il Catechismo della Chiesa Cattolica in mp3

IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA IN AUDIO

5 Gennaio 2010

REPORT SUL 21° SECOLO

Attraverso un
fantascientifico viaggio nel tempo, l’autore del libro, Pier Angelo
Piai, desidera sensibilizzare il lettore a prendere coscienza del
nostro comune modo di pensare ed agire, noi del 21° secolo che ci
vantiamo di essere progrediti. In che cosa consiste, allora, la vera
evoluzione della specie umana?
Quando l’uomo potrà diventare davvero integrale?
Report
cerca di dare alcune risposte ai moltissimi interrogativi che emergono
in queste pagine scritte attraverso riflessioni e  considerazioni
sociologiche, antropologiche e filosofiche.

6 Luglio 2005

6 luglio 2005 Il Catechismo della Chiesa Cattolica in mp3

IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA IN AUDIO
Catechesi e omelie di padre Lino Pedron