La filosofia è una disciplina umanistica che stimola l’intelligenza a porre domande sul senso della vita e a imbastire una risposta; ci aiuta e guida quindi nelle scelte di vita. Vien da sé, che la filosofia aiuta l’uomo a risolvere i suoi problemi, vuoi di ordine morale e perché no, anche spirituali; se la vita non ha “un senso”, l’attività diventa inquietudine e il tempo libero, ozio.
Una vita così non vale neanche la pena di essere vissuta e finisce per rendere miserabili anche gli anni della vecchiaia, che sono gli anni della saggezza. Questa situazione risulta inevitabile se viviamo senza sapere chi siamo, da dove veniamo, perché siamo qui, che cosa é bene e che cosa é male.
La filosofia è una pratica indispensabile all’uomo, perchè tiene desta la coscienza; e quando una coscienza è desta, sa come evitare e anche superare gli ostacoli che la vita presenta a tutti noi, nessuno escluso. Senti come Epitteto descriveva la gente del suo tempo: “I più vanno in giro con l’aria di essere qualcuno e non sono nessuno; sempre in ansia, incuranti di quel che hanno e smaniosi di ottenere ciò che non hanno. In balia dei propri impulsi, sono come eterni bambini che oscillano dal pianto all’euforia”.
Ecco la filosofia, che impedisce di diventare schiavi della mentalità corrente o conformismo, salvo poi lagnarsene ad ogni piè sospinto, come sentiamo tutti i giorni. Le lamentele son spesso frutto dei nostri stessi errori; siamo noi stessi ad accendere il fuoco (oggi diremo il cerino) delle nostre rogne, diceva un monaco medievale.
In breve, si potrebbe vivere una vita felice e pienamente appagante; solo due cose sono necessarie. Ecco la prima: rendersi conto che i soldi, onori e i piaceri non fanno felici coloro che li possiedono e che é possibile invece vivere in un altro modo. La seconda: si tratta di decidersi una buona volta di cambiare, con la disponibilità a rivoluzionare mentalità e stile di vita, senza rimandare sempre al giorno dopo. Se c’è questa filosofia di vita a monte, la vita assume subito un’altro “sapore”.
I filosofi, ai nostri giorni, sono stati rinchiusi in un “recinto”; dovremmo ritornare a dare loro voce o l’umanità partorirà mostri, come sta avvenendo in campo bioetico. Qualche Comune infatti ha istituito lo “Sportello di Consulenza filosofica”; un solo esempio ma ne potrei citare tanti altri:http://www.comune.liscate.mi.it/sportello-consulenza-filosofica-anche-2019/
Un supporto per aiutare chi è in difficoltà a ricostruire una visione del mondo distorta dalle tante difficoltà che si incontrato ai nostri giorni. Ultimamente infatti i filosofi stanno prendendo il posto degli psicologi.
“La filosofia non asciuga lacrime né dispensa sorrisi, ma dice la sua parola sulla verità delle lacrime e dei sorrisi e questa è umanità”. (da “Atto ed essere” del Prof. Michele Federico Sciacca.) Questa è di Seneca, presa dalle sue: Epistulae morales ad Lucilium:
“La filosofia non è un’arte fatta per essere ostentata; consiste non in parole, ma in fatti. E non la si usa per trascorrere piacevolmente le giornate o per scacciare la nausea che viene dall’ozio; forma e plasma l’animo, regola la vita, governa le azioni, siede al timone e dirige il corso in mezzo ai pericoli del mare in tempesta. Senza di essa nessuno può vivere tranquillo, nessuno sicuro; in ogni istante capitano innumerevoli eventi che richiedono una direttiva, e questa deve essere chiesta alla filosofia”.
Scusate la prolissità ma se serve a farvi comprendere perchè la filosofia è importante, non ho faticato invano.
https://it.quora.com/A-cosa-serve-la-filosofia-ai-giorni-nostri?__nsrc__=4
Eugenio Carretta
Il termine GIACULATORIA proviene dal latino: jaculor jacularis – lanciare, donde: prex jaculatoria: preghiera giaculatoria.
Consiste di due elementi: la parola e l’atteggiamento:Kyrie eleison – O Signore, abbi pietà di me.
La parola, che deve essere scelta tra i vocaboli dei libri ispirati; l’atteggiamento – che è l’affidarsi a quella Potenza che ci supera per ogni dove.
Due significati quindi: il nostro affidamento a Dio e la richiesta di aiuto.A volte il soggetto è sottinteso come: Ora pro nobis – prega per noi – dove il soggetto può essere anche la Madonna o i Santi.
Il suggerimento è quello di utilizzare l’invocazione che meglio si adatta alle varie circostanze e ai diversi stati d’animo.
Possono venire spontaneamente in mente, o essere scelte fra quelle entrate nell’uso comune, tutte prese dalla Bibbia:Dio sia benedetto – Sia lodato Gesù Cristo – Venga il tuo regno.
Una invocazione continua quindi, ripetuta associandola al respiro; una preghiera che deve scendere fino al cuore. Famosa l’invocazione nei: “Racconti di un Pellegrino russo” dove il fedele era inviato a ripetere la preghiera ritmando le parole con il battito del cuore.
Ritroviamo quindi l’essenza della preghiera del cuore che è appunto dare a Dio tutto noi stessi. Il risultato è un senso di pace, fiducia e speranza, così difficili da conquistare ai nostri giorni.
Si differenziano dalla normale preghiera per la loro ripetizione costante; a volte ritmano il respiro e quindi si possono ripetere per ore intere ed essere così in costante contatto con Dio o il Santo protettore.
(Testo di Eugenio Carretta)
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a cura di https://www.mondocrea.it
(su ispirazione di un testo elaborato da Eugenio Carretta)
In ogni anziano il tempo trasforma il modo di pensare e di vedere le cose o le situazioni varie in modo diverso. Gli anziani diventano meno reattivi e quindi tollerano situazioni che prima non riuscivano a digerire.
Essi hanno alle spalle un bagaglio di esperienze che fanno la differenza; ora possono scandire le ore “a piacere”, proprio come l’estro suggerisce.
Solo nella vecchiaia una persona può affermare di valere per ciò che è, e non per ciò che ha o fa; un momento quindi di verità, in cui rivelano veramente chi sono…
Carl Jung diceva “Ciò che la giovinezza troverà al di fuori, l’uomo nella sua vecchiaia lo trova nell’interiorità”.
Ecco la differenza; il fuori conta poco – è quanto essi hanno accumulato che ora fa da sostegno: famiglia, nipoti e figli che portano ancora in casa novità e che tengono aggiornati.
Sono sempre gli affetti che contano nella vecchiaia; guai se mancano – ne va di mezzo persino la salute.
Gli anziani non hanno più orari da rispettare e hanno il tempo per sfogliare un buon libro e ruminarci sopra alla ricerca di vecchie “melodie” e scoperte di antichi autori; possono inoltrarsi nel boschetto vicino casa trovare un silenzio che oramai è solo un sogno.
Gli anziani trovano gratificante fermarsi in una chiesa e pregare per i figli, i nipoti ed anche per gli amici.
Oppure prendere dall’orto quei peperoncini dolci e teneri per insaporire l’insalata a pranzo.
L’invecchiamento quindi ha i suoi lati positivi che consistono nel passaggio da una visione materialistica e razionale ad una più trascendente e molto più gratificante.
Tante piccole soddisfazioni, precluse ai giovani, ancora impegnati in una vita di lavoro e famiglia; vita complicata e difficoltosa ai nostri tempi di crisi, che toglie il fiato per i problemi che presenta ed arreca molto stress.
I problemi emotivi degli anziani, sono problemi di adattamento. L’adattamento nel doversi adeguare ai cambiamenti che si verificano nell’organismo, al fine di vivere ancora un’esistenza soddisfacente.
Il problema dell’adattamento deve quindi venire considerato da due punti di vista. Gli anziani devono conoscere sia le forze e le capacità dell’organismo, sia i compiti che vengono chiamati a svolgere.
Senz’altro essi diventano più accomodanti, perchè meno stressati e quindi meno impulsivi grazie anche all’esperienza; i nipotini ed i figli incarnano cuore e regole, il nonno cuore e abbracci.
Si comprende quindi la differenza; i nonni tollerano e capitolano di fronte ai loro capricci, i genitori li sgridano.
L’invecchiamento dell’uomo quindi e anche della donna, consiste nel passaggio da una visione materialistica e razionale ad una più trascendente e quindi spirituale, seguita sempre da un aumento di gratificazione.
“La vecchiaia, ha scritto Karl Barth, si offre all’uomo come la possibilità straordinaria di vivere non per dovere, ma per grazia”.
L’anziano quindi, può gustare una dimensione culturale prima sconosciuta o non posta in atto per mancanza di tempo.
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I 10 SEGRETI DI MEDJUGORJE (di Padre Livio Fanzaga):
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VIDEO RELATIVI AI MESSAGGI DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE
PLAYLIST RELATIVA A MEDJUGORJE (MESSAGGI E COMMENTI IN VIDEO)
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LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A PORZUS – Nuova versione
6 luglio 2005
IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA IN AUDIO
Catechesi e omelie di padre Lino Pedron