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I numerosi sostenitori della teoria della “realtà simulata”, cioè quella che afferma che tutto ciò che percepiamo e noi stessi, siamo il risultato di una complicatissima simulazione da parte di un demiurgo digitale dotato di una super-intelligenza inimmaginabile, dovrebbero riflettere molto sull’utilizzo del termine stesso “simulazione”.

In genere si simula qualcosa che è già esistente in sé e si presuppone che lo stesso simulatore viva in una realtà “originale”, ma ha il potere di creare una dimensione che è solo “digitale”, termine questo utilizzato da noi in senso metaforico.

Perché questa teoria ha preso piede soprattutto dopo la diffusione del film Matrix?

Innanzittutto appare piuttosto suggestiva e forse in più di qualche fragile mente che la prende in considerazione seriamente tende a soddisfare il proprio segreto delirio di onnipotenza, per cui avviene interiormente un fantastico processo di identificazione con il simulatore.

Dal punto di vista filosofico questa teoria non lascia molto spazio al contradditorio. Non è dimostrabile la sua consistenza, ma nemmeno il contrario. La logica che la sottende presuppone il principio di causa-effetto, ma è debole di fronte alla ragione fondante. Certamente la nostra dimensione esistenziale evidenzia limiti pressoché infiniti, ma anche infinite possibilità all’interno dei suoi confini.

Ma in sostanza, perché c’è la necessità di indagare chi realmente siamo ricorrendo a queste strane elucubrazioni che, alla fine, pongono ulteriori interrogativi ancora più complessi? Uno di questi: e se il demiurgo simulatore fosse anche lui una simulazione da parte di un altro super-simulatore molto più intelligente di Lui? Non si finirebbe più..

E allora perché non accettare che tutto ciò che esiste proviene da un unico Creatore, principio Assoluto e fondante tutti i principi che elaboriamo mentalmente?

La simulazione digitale, in fondo, è un insieme dinamico di impulsi organizzati dall’operatore con un mezzo a lui preesistente. L’Universo, invece, è energia organizzata dal “Primo Motore” Assoluto, il quale crea dal nulla ogni cosa materiale e spirituale. Perché porre degli intermediari simulatori che complicano ancora di più il ragionamento umano?

Ogni persona di buona volontà è Tempio dello Spirito Santo e membra del corpo di Cristo, unico mediatore tra Dio e gli uomini, perché è tramite Lui che tutto è stato creato ed in Lui sussiste. Il cristianesimo l’aveva intuito da millenni.

(Una voce dal deserto)

 

 

Oggi la scienza e la tecnica avanzano senza però un sufficiente supporto del pensiero filosofico, soprattutto metafisico. Si studia molto la percezione, la struttura del nostro cervello, i nostri comportamenti e l’approccio che abbiamo verso la realtà.

Alcuni stanno orientandosi verso un “soggettivismo estremo”, come mai era successo nella storia del pensiero umano. Si vuol dimostrare che tutto ciò che esiste ed accade è solo un fatto mentale. Per chi non ha una solida formazione di base metafisica su cui poggiare questa visione soggettivista appare molto logica ed incontestabile.

Si afferma che tutto ciò che percepiamo è un’elaborazione della nostra mente: vediamo, tocchiamo, annusiamo, ascoltiamo e gustiamo con il cervello, il quale, attraverso i sensi, capta gli stimoli esterni ed interni e li decodifica interpretando quello che denominiamo il “reale”, con l’intenzione di dimostrare così, che ciò che diciamo “realtà” è solo “soggettività”. Procedendo con questo tipo di ragionamento e rimanendo sul piano della dimensione materialista, è difficile, da parte di un interlocutore critico porre in essere un feed-back contradditorio. In effetti nessuno può contestare che la realtà che ci circonda è un’interpretazione del cervello, dotato di un suo sistema complesso. Persino il nostro corpo viene semplicemente percepito come una struttura illusoria.

Così il cervello. E siccome non si vuole ammettere che la Trascendenza è il punto di arrivo di una sana metafisica, allora si ricorre ad una possibile spiegazione molto strana: noi siamo determinati da una mente qualitativamente assai superiore, la quale attraverso un super-elaboratore dematerializzato al massimo ha creato la nostra esistenza che sta continuamente rielaborando, quasi come un ingegnosissimo gioco virtuale: ci lascia l’illusione della libertà di scelta, si diverte a porci innanzi tutte le varianti esistenziali, ci pone ostacoli, controversie ecc.

Insomma, questa teoria ci vuol far credere che il nostro centro di appercezione mentale poggia su un complicatissimo sistema di percezioni illusorio, per cui si rischia un’ulteriore visione estrema: l’altro non esiste in sé come persona, perché è un’illusione indotta, per cui tutto il nostro agire è completamente inutile perché tutto sarebbe determinato da questo Demiurgo digitale. Una tale visione della realtà potrebbe indurre al rifiuto di questa vita illusoria fino al suicidio.

Non c’è la possibilità di un contradditorio convincente sul piano orizzontale, ma il pensiero metafisico potrebbe aiutarci a scoprire le contraddizioni di questa teoria.

Innanzittutto può esserci d’aiuto il principio di causa-effetto, per cui se si ammette l’esistenza di questo perverso demiurgo digitale, dovremmo, a rigor di logica, chiederci chi ne è il suo autore e l’autore del suo autore… all’infinito. Si cade in una forma moderna di manicheismo assoluto, per cui il mondo sarebbe dominato dal principio del male, proprio perché dobbiamo ammettere che ogni forma di inganno è un male. Ma nella realtà noi constatiamo che spesso l’amore prevale sull’egoismo e che i suoi sani principi hanno sempre consentito all’umanità di riprendere il proprio cammino evolutivo. Ma anche questo è in qualche modo contestabile da chi si barrica dietro la sindrome di Matrix, perché potrebbe obiettare che tutti gli eventi, anche quelli che pensiamo legati a certi valori positivi, sono determinati da questa Super-mente che gioca sulla nostra disavventura esistenziale. Ed allora bisogna procedere alla luce della logica metafisica per smascherare la pericolosità di questa visione del mondo.

La scienza condizionata dalla ricerca quantistica è propensa ad ammettere che tutto è energia, anche la materia. Ma la mente elabora ciò che percepisce e gli eventi “esterni” accadono anche senza la propria volontà. Constatazione, questa, molto rilevante per porre in crisi tutte le tesi neo-idealiste che pretendono di spiegare e convincerci che la nostra attività creatrice è illimitata. C’è una parte di verità in quello che asseriscono, ma è annebbiata dall’errore e la materia ha i suoi limiti.

I Vangeli e la dottrina della Chiesa orientano per l’oggettività del mondo che vediamo.. Oggi il concetto di “oggettività” è in continua evoluzione, ma ammettere che siamo il frutto di un demiurgo digitale significa sminuire il concetto del Dio-Padre tanto caro alla predicazione di Gesù, il quale afferma che Dio è Amore Onnipotente e si cura dell’uomo e di tutto il Creato. Per questo si fa “Uomo” affinché ogni uomo, seguendo il suo esempio, venga gradualmente divinizzato. Se l’uomo fosse solo un inganno Cristo lo avrebbe annunciato solennemente, ed invece guarisce ogni forma di malattia, caccia i demoni, domina la stessa natura con prodigi, fonda la sua Chiesa e chiede a tutti di diventare suoi fedeli seguaci per essere liberati dall’illusione del peccato. Al termine della sua vita, in agonia sulla croce, dice al ladrone pentito: “Oggi tu sarai con me in Paradiso”. Poi risorge e porta con sé tutti i giusti. Nell’altra dimensione, quindi, Egli attende ognuno di noi affinché possiamo contemplare e lodare Colui che ci ha voluto esistenti perché è l’autentica Via, Verità e Vita.

Pier Angelo Piai

1 Giugno 2016

Messaggio della Madonna di Medjugorje

 

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I 10 SEGRETI DI MEDJUGORJE (di Padre Livio Fanzaga):

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VIDEO RELATIVI AI MESSAGGI DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE

PLAYLIST RELATIVA A MEDJUGORJE (MESSAGGI E COMMENTI IN VIDEO)
https://www.youtube.com/playlist?list=PL_I8V9Z5YmOY_O1E9krjhlTo3O_k-L-6y

LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A PORZUS – Nuova versione

6 luglio 2005

Il Catechismo della Chiesa Cattolica in mp3

IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA IN AUDIO

5 Gennaio 2010

REPORT SUL 21° SECOLO

Attraverso un
fantascientifico viaggio nel tempo, l’autore del libro, Pier Angelo
Piai, desidera sensibilizzare il lettore a prendere coscienza del
nostro comune modo di pensare ed agire, noi del 21° secolo che ci
vantiamo di essere progrediti. In che cosa consiste, allora, la vera
evoluzione della specie umana?
Quando l’uomo potrà diventare davvero integrale?
Report
cerca di dare alcune risposte ai moltissimi interrogativi che emergono
in queste pagine scritte attraverso riflessioni e  considerazioni
sociologiche, antropologiche e filosofiche.

6 Luglio 2005

6 luglio 2005 Il Catechismo della Chiesa Cattolica in mp3

IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA IN AUDIO
Catechesi e omelie di padre Lino Pedron