Se potessimo comprendere a fondo la quantità e la qualità della nostra ignoranza e nescienza, saremmo molto più sobri ed essenziali nel parlare o nel comunicare in altro modo.
Smetteremmo di giudicare superficialmente fatti e persone in base ai nostri pregiudizi ed alla nostra individuale visione del mondo.
Socrate sosteneva che l’unica cosa che realmente sapeva era quella di non sapere.
Se pensiamo di sapere qualcosa e se con umiltà ci mettessimo alla prova, constateremmo che la stessa lingua che parliamo comunemente ha un bagaglio lessicale limitatissimo rispetto a quello che dovremmo sapere.
La lingua italiana possiede più di 250.000 unità lessicali. Con le flessioni dei verbi e dei sostantivi il numero delle parole dicibili e scrivibili ammonta a circa 2 milioni (Lorenzetti)
Il bagaglio lessicale di un neo-diplomato va dalle 20.000 alle 50.000 parole, ma quotidianamente un italiano medio ha un vocabolario di base di 6500 parole, ma di queste ne usa solo 2000 (lessico fondamentale).
Basato su:
https://www.coffeewriting.it/coffee-corretto/parole-parole-parole-ma-quante-ne-utilizziamo-davvero/
L’Effetto Flynn (aumento del Q.I. medio della popolazione in senso diacronico) appare paradossale se si considerano alcuni fenomeni sociali in atto:
Ecco, secondo me, quali potrebbero essere i più importanti:
L’eccessiva disponibilità mediatica demanda la riorganizzazione dei contenuti ad argomentazioni pre-compilate. Paradossalmente diminuiscono gli stimoli culturali che servirebbero ad acquisire una visione del mondo più allargata.
Il bagaglio lessicale diviene sempre più scarso, soprattutto nel versante umanistico, dovuto anche all’abbandono dello studio delle lingue cosiddette “morte” e della letteratura classica.
Lo scarso impegno nell’affrontare argomenti di natura filosofica, metafisica, cosmogonica e teologica impoveriscono le capacità intellettive ed il discernimento, mentre proliferano i luoghi comuni.
La diffusione di troppi tecnicismi selettivi spesso intralciano lo sviluppo integrale dell’intelligenza creativa.
L’effetto copia-incolla diffusissimo con l’avvento di internet facilita la pigrizia mentale.
La musica e l’arte disponibili in gran quantità stanno sempre più scadendo qualitativamente. E questo a scapito di alcune aree del cervello che dovrebbero essere stimolate anche da certe forme di emozioni.
La pornografia dilagante a livello globale spesso inibisce l’interesse per una più profonda e reale affettività, per cui anche l’intelligenza ne risente.
L’abuso di alcool, sesso e droga diminuisce le motivazioni creative e causano un deficit di qualsiasi tipo di memoria, molto importante per l’apprendimento creativo.
La reale mancanza di spazi fisici per la riflessione profonda su se stessi, è deleteria per lo sviluppo armonico della personalità e dell’intelligenza integrale.
L’ereditarietà ha un ruolo molto importante sullo sviluppo intellettivo di ogni persona.
Moltissime sostanze diffuse ovunque (antiparassitari, insetticidi, mercurio ecc.) stanno interagendo con l’equilibrio ormonale delle persone a scapito dello sviluppo dell’apprendimento. L’inibizione dell’ormone tiroideo ha molte conseguenze negative sullo sviluppo della personalità e dell’intelligenza. Da non sottovalutare anche l’abuso degli psicofarmaci e degli anabolizzanti. Anche il tipo di alimentazione che si sta diffondendo è importante.
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I 10 SEGRETI DI MEDJUGORJE (di Padre Livio Fanzaga):
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VIDEO RELATIVI AI MESSAGGI DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE
PLAYLIST RELATIVA A MEDJUGORJE (MESSAGGI E COMMENTI IN VIDEO)
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LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A PORZUS – Nuova versione
6 luglio 2005
IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA IN AUDIO
Catechesi e omelie di padre Lino Pedron