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Tommaso crede dopo aver toccato il corpo risorto di Gesù: la sua fede si consolida nella corporeità pur avendo visto e ascoltato il maestro nella sua vita terrena.Anche in noi c’è spesso questo tipo di coscienza: vogliamo toccare per credere…
Ma cosa significa toccare? Perchè voler credere solo dopo aver toccato?
Toccare è percepire con i sensi carnali. La materia di cui è formata il nostro corpo tocca un altro elemento materiale, ne percepisce l’intensità, la temperatura e alcune qualità. La nostra mente, poi, afferma con sicurezza: “sì, ciò che ho toccato esiste in quanto percepito dai miei sensi e constatato dalla mia mente”.
Ma se riflettiamo più a lungo e in profondità, la percezione sensoriale comincia a diventare meno probante di quello che credevamo. Ogni elemento materiale non ci rivela assolutamente la sua essenza più intrinseca quando lo percepiamo. Tutt’al più constateremo qualche sua qualità che la nostra mente non fa altro che organizzare continuamente secondo alcune leggi innate.
Sappiamo che di ogni ente i sensi colgono solo l’apparenza ma il “noumeno” rimane sempre sconosciuto perchè impenetrabile.Cosa vede Tommaso nel Cristo risorto? Tocca un corpo materiale che conserva ancora le stimmate, segno della sua sofferenza terrena. Egli ha veduto e crede….La sua fede ha bisogno di materialità.Ma Tommaso ha solo iniziato a credere: il suo cammino è ancora molto lungo. I sensi materiali sono soddisfatti, ma rimangono quelli spirituali che sono assai superiori.Gesù non disdegna di agire sui sensi materiali perchè sa di che è”plasmato l’uomo”.
Accontenta Tommaso ma poi esclama: “beati quelli che pur non avendo visto crederanno”.Il cammino della fede non deve arrestarsi. L’uomo spirituale domina quello materiale come Gesù domina nello Spirito il suo corpo. Gesù entra a porte chiuse e appare in più posti perchè non è più vincolato dai determinismi materiali. Lo Spirito agisce nel Regno della libertà che solo i sensi spirituali possono cogliere.
La fede è un anticipo dei sensi spirituali. È soprattutto con essi che l’uomo spirituale si muove. Ed è con essi che effettua la vera visione della realtà che non si ferma a ciò che è solo terreno, passeggero, transeunte, mutabile, corruttibile.
In Cristo la morte è stata ingoiata dalla vittoria della risurrezione, e così sarà dell’uomo spirituale.Aiutaci, o Signore, a raffinare in noi i sensi che captano la dimensione divina e saremo a contemplarti per l’eternità.
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