Testo di p. Gabriele di Maria Maddalena

 

L’aridità è la soppressione del conforto che l’anima prova sovente nella vita spirituale, specialmente nei primi tempi dopo la sua conversione a una vita migliore.

Infatti, l’anima che prende coscienza di possedere una vita spirituale più intensa ne prova una certa gioia, essendo legge psicologica che l’uomo goda quando sa di possedere un gran bene.

La vita spirituale intensa però non consiste in questo conforto e neppure lo esige; anzi può esistere e svilupparsi fuori di ogni conforto, perché la vera devozione consiste unicamente nella prontezza della volontà nel servizio di Dio.L’entità morale dell’aridità dipende dalla causa che la, produce.

Se nell’anima sparisce il conforto, ma sussiste nella volontà la decisione di darsi tutta al Signore, lungi dall’essere un male, l’aridità potrà essere occasione di bene.

Se invece l’aridità deriva dall’indebolimento della volontà, essa segna un regresso nella vita spirituale.Sì certamente, e sono quelle che hanno origine dalla nostra infedeltà.

Questa può essere maggiore o minore. L’anima chiamata da Dio a una vita generosa e mortificata, che, dopo aver corrisposto per qualche tempo, diventa gretta e si dà alla ricerca delle piccole soddisfazioni umane, non è più fedele all’invito del Signore, ma perde il suo fervore primitivo e rimane con la volontà indebolita.

Molto più infedele però è l’anima che cade nella tiepidezza commettendo a occhi aperti dei peccati veniali. Naturalmente una tale anima non può esprimere con forza il suo amore al Signore, appunto perché non è rimasta forte, e cade quindi nell’aridità. L’unica via per rimediarvi è di correggersi, ritornando alla generosità primitiva.

Senza dubbio ve ne sono; difatti le circostanze stesse in cui si svolge la vita umana sono occasioni di aridità. Esse possono causare in noi un senso di disagio che ci priva di ogni conforto negli esercizi spirituali; stanchezza fisica e sonnolenza, indisposizioni fisiche, preoccupazioni penose e assorbenti, piccoli urti e incomprensioni sono in noi tante occasioni di pesantezza, di snervamento, di oppressione che mettono lo spirito in uno stato penoso il quale toglie ogni gaudio pacifico e tranquillo.

In questa forma di aridità l’anima deve pazientare, sapendo che sopportandola per amor di Dio offre a Lui un gratissimo sacrificio il quale prova la realtà del suo amore.

 

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