Sin da piccolo la figura di papa Giovanni XXIII mi ha sempre affascinato per i motivi ormai molto noti a tutti.  Il “Papa Buono” era davvero il papa di tutti.

Nel giorno più drammatico della crisi di Cuba, anche se ero bambino, percepivo coscientemente il gravissimo pericolo di una Guerra Mondiale Atomica e anch’io risposi all’invito del papa di pregare per la pace. Ed in effetti, dopo l’annuncio del ritiro dei sovietici da Cuba, tutto il mondo tirò un respiro di sollievo.

 

ALCUNI EVENTI CHE MI PORTANO A CONSIDERARE LA VICINANZA SPIRITUALE DI QUESTO GRANDE SANTO:

  • Nel 1999 mi stavo occupando di un video sulle apparizioni della Madonna di Porzus (Udine). Mons. Vito Ferini, allora parroco di Attimis, in quell’occasione, il 23 agosto mi inviò a Sotto il Monte con la famiglia e lì mi ricevette caolorosamente il suo amico mons. Loris Capovilla, il quale testimoniò il suo entusiasmo sulle apparizioni della Madonna di Porzus alle quali credeva fermamente perché ebbe dei segni inconfutabili.

 

[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=UNY0Z3R26W8[/embedyt]

 

A questo proposito mons. Loris Capovilla scrisse di suo pugno una bella preghiera alla Madonna di Porzus:

 

[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=2AA66oCxq5A[/embedyt]

 

Al termine dell’intervista ci diede una benedizione e ci regalò il libro “IL GIORNALE DELL’ANIMA” con la sua dedica:

 

 

Poi mons. Loris Capovilla ci fece visitare il suo museo privato che conteneva vestiti, oggetti e scritti appartenenti a papa Giovanni XXIII

In seguito mantenemmo i nostri rapporti di amicizia telefonicamente.

 

  • Alcuni anni fa venni a conoscenza di un’indulgenza plenaria giornaliera istituita dallo stesso papa Giovanni XXIII:

    OFFERTA QUOTIDIANA DEL LAVORO DELLA GIORNATA

    Il cuore generoso del Santo Padre Giovanni XXIII trovò il farmaco per evitare le sofferenze del purgatorio concedendo l’Indulgenza plenaria quotidiana a quanti vivono i propri doveri e sopportano croci di ogni giorno per amore di Gesù.
    Occorre inoltre recitare il Credo, il Padre nostro e una preghiera secondo l’intenzione del Sommo Pontefice. Ricordiamo la S. Comunione e la Confessione
    (che è sufficiente fatta negli otto giorni):

  • [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=_BL_cqyyzQs[/embedyt]

 

Da allora ho seguito queste indicazioni per ottenere ogni giorno l’indulgenza plenaria.

 

  • Leggendo l’autobiografia di papa Giovanni XXIII, mi colpì un suo scritto:

 

SOLO PER OGGI

Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta. Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso. Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell’altro mondo, ma anche in questo. Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri. Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così il silenzio e l’ascolto sono necessari alla vita dell’anima. Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno. Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, ma lo farò. E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l’indecisione. Solo per oggi saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l’esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo. Solo per oggi non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell’Amore. Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare tutta la vita.

 

[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=BQLwKCknX7M[/embedyt]

 

Ogni giorno, appena mi sveglio, penso a questo scritto e sento in me una gran consolazione perché percepisco che è un efficace rimedio per combattere certe tentazioni.

 

  • Ieri sera, 10 settembre 2017, rivedendo un film sulla vita di papa Giovanni XXIII venni a sapere che egli morì il 3 giugno 1963   ALLE ORE 19,49

Ho fatto una considerazione:

Io sono nato il 19 aprile 1949:

il 19 ed il 49 appaiono sia come giorno che come anno della mia nascita.

Davvero una coincidenza particolare. Intuisco una cosa: il momento della morte terrena di un uomo santo è quello della nascita al Cielo. Papa Giovanni segue ognuno di noi dal Cielo (non dimentichiamo che ha contribuito enormemente ad evitare una catastrofe nucleare globale. Ciò significa che davvero Egli voleva il bene di TUTTI!)

Papa Giovanni XXIII ora è santo e desidera fare il bene sulla terra anche dal Cielo.

Egli aveva istituito un’indulgenza plenaria che tutti possono seguire…

 

 

Ecco uno dei brani del diario di papa Giovanni XXIII che mi ha davvero colpito e commosso:

FRA’ TOMMASO

Dal “Il giornale dell’anima” di papa Giovanni XXIII

1 agosto 1904

Il Laico che pulisce la camera, mi serve a tavola, il buon fratel Tommaso, mi fa meditare assai. È adulto piuttosto che giovane, di maniere gentilissime, alto della persona, avvolto in quell’abito nero lunghissimo, che egli non nomina senza chiamar santo. Allegro sempre, non parla che di Dio e dell’amore divino; non alza mai gli occhi in faccia a veruno; in chiesa, davanti al Ss. Sacramento, sta prostrato sul nudo pavimento, immobile come una statua.

Venne dalla Spagna sino a Roma per farsi passionista, e vive beato, facendo il servitore di tutti, semplice come una creatura senza ideali attraenti, senza miraggi brillanti, povero frate laico per tutta la vita.

Oh, davanti alla virtù di fratel Tommaso io sono davvero niente, io dovrei baciare il lembo del suo saio e mettermi ad ascoltarlo come maestro! Eppure io sono quasi sacerdote, ricolmo di tante grazie!

Dov’è il mio spirito di penitenza, di umiltà; la mia modestia, il mio spirito di orazione, la mia vera sapienza?

Ah, fra Tommaso, fra’ Tommaso, quante cose mi insegni! Quanti poveri fraticelli laici, quanti sconosciuti religiosi risplenderanno di gloria un giorno, nel regno di Dio! Ed io perché non otterrò altrettanto?

O Gesù, infondetemi lo spirito di penitenza, di sacrificio, di mortificazione. (p.164)