A Gesù piace sentir dire da noi che lo amiamo. Questo è evidente nelle tre domande che fece a Pietro dopo il tradimento: “Simone, mi ami tu?” Anche se ci sentiamo gli ultimi peccatori o traditori incalliti, non distogliamo mai lo sguardo da Gesù per il fatto che ci sentiamo indegni. Diciamogli spesso: “Gesù ti amo”. Lui sa benissimo che il nostro amore è molto incostante e difettoso, ma è contento se dal profondo del nostro animo esce un deciso “Ti amo”. In questo modo noi gli apriamo le porte della nostra anima e Lui può liberamente alloggiarvi sentendosi a suo agio per purificarci. Chiede il nostro consenso per purificarci e questo consenso si esprime nel dichiaragli il nostro amore per Lui.
Ricordiamo che, in fondo, è Lui il nostro Paradiso perché Egli stesso ci conduce nel dinamismo trinitario con immenso amore e misericordia. Se poi noi gli diciamo di amarlo offrendogli tutta la nostra vita passata e futura,
Egli è ancora più contento ed è sempre più contento se gli offriamo anche le nostre miserie. Significa che crediamo nel suo perdono e consideriamo un dono immenso il sacrificio della sua vita per renderci liberi dal peccato. Non temiamo, quindi di dire con il cuore: “Gesù ti amo”! Offriamo ogni giorno al Padre tutto l’amore e la passione del suo Sacro Cuore, in espiazione dei nostri peccati.
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