(Testo di p.Albino Candido – Diario di un pellegrino carnico – ed. Segno)
4 Maggio 1980
Dal Vangelo di Giovanni “Rimanete nel mio amore.”
Si rimane nel Suo amore accettando la salvezza che Egli ci impone con amore. Accettare la salvezza da Lui è meglio che accettarla da noi stessi. Sembra che accettare la nostra salvezza con i nostri mezzi sia meglio ma non può essere.
La testimonianza che dobbiamo dare della Risurrezione è una cosa severa, impegnativa, ma soprattutto nell’accettazione del Suo piano.
Rimanere nel Suo amore è quindi avere la Sua gioia che è perfetta, non è sentimentalismo ma è impegno arduo in quanto la Sua gioia perfetta è in noi nella misura che rinunziamo alle nostre gioie.
Ci sono persone che non riescono a capire che la gioia perfetta non è chiasso e risata ma silenzio e pensosità. Mi rendo conto personalmente che quando c’è una gioia che parte dal di dentro è una gioia intangibile, che non ha bisogno di dimostrazioni esteriori che la svuoterebbero.
Per esempio: la presenza continuata di Dio, cercata e mai raggiunta perfettamente, è una via alla gioia perfetta. La gioia perfetta rifiuta quell’altra che viene dal di fuori.
La gioia perfetta si nutre di cose minime, anche d’un pensiero o d’un sentimento che cerca non il piacere nelle cose del tempo, ma quello vero e non egoistico delle cose del cielo. (p.211)
(Testo di p.Albino Candido – Diario di un pellegrino carnico – ed. Segno)
DIARIO DI UN PELLEGRINO CARNICO:
https://www.edizionisegno.it/libro.asp?id=1686