Come creare un’associazione no-profit
(e in particolare un circolo ludico)

da: http://www.geocities.com/multiversoit/sezione_club/info/noprofit.htm

Costituire un’associazione è facile (più o meno…).

Innanzitutto tu e i tuoi futuri soci dovrete fondare il vostro club. Tra il groviglio di forme giuridiche previste per le associazioni, la migliore per un circolo ludico è quella dell’associazione non riconosciuta, che vi dà la possibilità di evitare vari adempimenti fiscali, sempre che rispettiate certe clausole nella stesura dello Statuto (vedi più avanti) e non svolgiate attività commerciale in maniera prevalente.

Clausole da rispettare nello Statuto:

1.E’ assolutamente esclusa la spartizione di utili. Ovvio, visto che state costituendo un’associazione senza scopo di lucro (no-profit).

2.Quando l’associazione si scioglierà dovrete devolvere il suo patrimonio ad un’associazione avente le sue stesse finalità , salvo diversa destinazione imposta dalla legge.

3.I soci devono avere il diritto (e il dovere) di votare per le modifiche allo Statuto e per la nomina degli organi direttivi. Il vostro club non deve essere nè un’oligarchia, nè una dittatura!

4.Annualmente occorre redigere un rendiconto economico, anche se non è imposta una particolare forma di redazione; occorre anche conservare la documentazione di supporto. Abituatevi ad associare un “pezzetto di carta” ad ogni movimento di denaro.

5.Gli organi amministrativi devono essere liberamente eleggibili, l’assemblea dei soci deve essere sovrana, è obbligatorio dare a tutti la possibilità di partecipare alla vita sociale. Come si diceva prima, siamo in democrazia…

6.Dev’essere rispettata “l’intrasmissibilità della quota o contributo associativo (…)”. In parole povere, la tessera è strettamente personale.


La procedura per costituire l’associazione è la seguente:
1.Redigere l’Atto costitutivo (che non è nient’altro che un documento in cui i fondatori dichiarano di voler costituire un’associazione) e lo Statuto, cioè la regolamentazione generale dell’associazione.

2.Registrare gli atti presso l’Ufficio Registro

3.Richiedere il codice fiscale

Nota: il punto fondamentale il primo…


Il Primo Problema.

Bene, ora avete finalmente creato il vostro club! Avete un Atto costitutivo, uno Statuto, un Presidente e un Segretario, ma… dove vi ritroverete? In teoria è un problema che avreste già dovuto prendere in considerazione, visto che nello Statuto occorre specificare la sede!

La casa di uno dei fondatori non è sicuramente il posto adatto a meno che non si tratti di una grande villa o di un piccolo castello.
La cosa migliore è cercare di ottenere un locale dal Comune. Potete rivolgervi prima al Responsabile dell’Ufficio Cultura per avere chiarimenti, oppure inviare direttamente una richiesta indirizzata all’Assessore del Settore Cultura (o equivalente); nella richiesta, firmata dal vostro Presidente, dovete descrivere il tipo di attività che intendete svolgere, lo spazio di cui necessitate ed altre eventuali esigenze logistiche. Quando descrivete le finalità del club, cercate di soffermarvi sull’aspetto sociale e culturale dell’iniziativa che state proponendo… ci siamo capiti… Alla richiesta dev’essere allegato lo Statuto.

A questo punto date tempo al tempo, o meglio, tenetevi informati per sapere a che punto è l’iter della vostra richiesta. Se l’Amministrazione comunale deciderà che vi meritate una sede, il vostro Presidente (che naturalmente aveva specificato il proprio recapito sulla richiesta) verrà avvisato di presentarsi all’Ufficio Cultura per valutare una Convenzione tra il Comune e la vostra associazione. L’accordo è abbastanza unilaterale: non avrete certo un gran potere contrattuale! Comunque a caval donato…

Se non funziona con un Comune, potete provare con i Comuni vicini, o magari riprovare con lo stesso, ovviamente dopo qualche tempo…
Se tutti vi ignorano, potete provare con qualche associazione locale che abbia disponibilità di locali; non aspettatevi un aiuto disinteressato e preparatevi a pagare l’affitto! Se non siete in molti questa strada sarà probabilmente impraticabile, comunque sono valutazioni che dovete fare voi, tenendo conto del canone d’affitto, del numero di soci, delle quote d’iscrizione, dei vostri sponsors (ne parleremo tra un po’) e di altri fattori del caso.


Finanziamenti.

Le associazioni non riconosciute non potrebbero in teoria ricevere finanziamenti quindi, per sopravvivere, il vostro club dovrà contare solo sulle quote periodiche di iscrizione, su ciò che racimolerete organizzando tornei o altre iniziative e sugli eventuali contributi del Comune in cui si trova la vostra sede.
Ogni Comune ha le proprie norme per l’erogazione di contributi, quindi il consiglio è quello di informarvi in merito a requisiti, modalità e scadenze previste dal vostro Comune. Se soddisferete i requisiti richiesti per la concessione di benefici di natura economica, ogni anno dovrete presentare una domanda di contributo; generalmente appositi facsimile vengono forniti dal Comune. In caso contrario potete sempre aspettare che attiviamo il link all’esempio!


Per espressa disposizione di legge, i contributi comunali non sono sottoposti a tassazione.
Anche se non potete ricevere finanziamenti nè da imprese, nè da privati, siete comunque liberi di accordarvi con i titolari di negozi di giochi e di librerie della zona per far sì che tutti i soci della vostra associazione godano di una sorta di sconto-tessera (generalmente del 10-20%): il negoziante potrà contare su una schiera di clienti che troveranno conveniente acquistare da lui e, nel contempo, la vostra tessera acquisterà un nuovo “potere”, che potrete esibire con orgoglio.