dalla Vita Cattollica del 10/11/02

+mons. Pietro Brollo, arcivescovo di Udine

Carissimi fratelli e sorelle,gli eventi naturali verificatisi in Italia in questi giorni — i terremoti del Molise e del Catanese e i movimenti tellurici alle falde dell’Etna — hanno ferito dolorosamente molti nostri fratelli per la perdita di familiari, della casa, di beni economici e produttivi.

Queste calamità ci fanno venire alla memoria tanto la nostra esperienza di dolore e di sofferenza, quanto la generosa solidarietà che come friulani abbiamo sperimentato in occasione delle ferite e dei lutti causati dal tremendo terremoto del ‘76.In forza di tutto questo, e in sintonia con la Chiesa italiana, che opera attraverso le Caritas diocesane, proponiamo alle parrocchie, alle associazioni, ai movimenti, ai gruppi ecclesiali, alle famiglie e alle persone di buona volontà della nostra Diocesi di unirsi simbolicamente a quanto stano già facendo i volontari della protezione civile del Friuli-Venezia Giulia nel Molise, e di sostenere le popolazioni e le comunità civili ed ecclesiali con un gesto concreto che riveli la nostra prossimità.

La nostra solidarietà ecclesiale e civile si esprima quindi sia nella preghiera personale e comunitaria per tutti i morti tra le macerie e per i loro familiari, sia nell’offerta di aiuti economici che permetteranno di realizzare i progetti idonei e necessari che la Caritas italiana indicherà di concerto con le Caritas delle singole diocesi dove sono avvenuti i devastanti eventi.

Nei tempi e nei modi che ogni parrocchia e ogni gruppo riterrà più opportuni si attivi una raccolta di fondi che serviranno per le urgenze e per la ricostruzione materiale, sociale, economica, culturale ed ecclesiale delle Comunità molisane e catanesi. I fondi si potranno far convergere sia alla Caritas di Udine sia a quella italiana, che ha il compito di coordinare gli aiuti e i progetti.

Ritengo che questa solidarietà, nella preghiera e nelle opere, esprima in maniera efficace sia l’attenzione verso i nostri fratelli che sono nel bisogno sia il compito pastorale verso le nostre comunità diocesane che hanno il mandato evangelico di vivere ed attivare la carità.Invitandovi alla solidarietà fraterna, vi ringrazio e vi benedico.