dal Messaggero Veneto del 27/10/02

Faccio un appello a tutte le forze politiche, sociali e religiose affinché si mobilitino a tutela delle persone disabili; nel caso specifico verso quelle che frequentano la scuola. Con la riduzione dei docenti di sostegno nelle scuole per l’anno scolastico in corso viene meno il diritto allo studio dei ragazzi disabili; inoltre con tale decisione si disconoscono la professionalità e le valutazioni delle équipes. Si è tanto parlato del crocifisso nelle aule di scuola, ma ci si è dimeniticati di questi bambini, non abili, che quotidianamente vivono la sofferenza del Cristo sulla croce.

Tagliare a chi dalla vita è già stato penalizzato non è un principio giustificabile per noi cattolici; se si vuole recuperare risorse finanziarie bisogna avere il coraggio di prenderle altrove dove non c’è “sofferenza”.
Tutti i genitori sognano per i propri figli un futuro di sole rose; a noi genitori di bambini disabili date l’opportunità che ai nostri figli sia garantita l’istruzione, affinché siano “meno” disabili; baratteremmo ben volentieri le ore di sostegno con uno stato di normalità dei nostri bambini.

Gradirei vedere nei programmi elettorali dei partiti, per le prossime elezioni regionali, alcuni punti a tutela delle persone disabili e le loro famiglie, vista anche la finanziaria che se approvata come proposta prevede ulteriori tagli nel sociale, scuola in primis. Ci vogliono leggi chiare e a copertura finanziaria per non demandare ad altri enti, come i Comuni, tutto il peso economico del sociale. I disabili hanno bisogno di fatti concreti e non di parole; ai politici dico: aiutateli anche se non garantiscono un cospicuo numero di voti!

Ireneo Bertossi
Pradamano