L’UOMO NASCE FILOSOFO
Riflessioni per una vita più gioiosamente consapevole
Con questo mio libretto desidero mettere in evidenza che l’uomo da quando nasce ha una predisposizione particolare: tende in modo naturale a formulare i grandi interrogativi esistenziali, per cui se uno cerca di nascondere a se stesso questa sua natura filosofica o la soffoca, senza indagare in profondità sulla sua identità e sul suo rapporto col mondo, vive da alienato e rischia di esistere in modo inautentico.
Un altro intento del libretto è quello di smascherare i luoghi comuni che ci costringono a rimanere alla superficie del nostro io e del mondo. Nulla per la nostra mente indagatrice dovrebbe essere banale perché ogni forma di esistenza ed ogni evento interrogano in profondità la nostra coscienza ed il suo rapporto con l’esistenza.
Alcune osservazioni, ad una prima lettura superficiale, potrebbero sembrare un po’ ostiche, sia nel linguaggio che nei concetti, soprattutto per chi non ha molta dimestichezza con i problemi della filosofia contemporanea, ma se umilmente si pone in atteggiamento di ascolto e il suo sguardo tende a 360 gradi, potrebbe iniziare un suo cammino di ricerca ed accorgersi che tutto ciò che esiste è davvero straordinario.
La scienza stessa oggi ci viene in aiuto perché non nasconde più i suoi dubbi su ciò che ora pensa di conoscere. Più indaga e più il mistero si infittisce. Si è arrivati persino ad elaborare teorie sul vuoto assoluto, il quale avrebbe una funzione importante per l’Universo che pensiamo di conoscere.
I dubbi della scienza l’avvicinano oggi a quelli della filosofia e viceversa, in modo tale che le due discipline cominciano a sfumare i loro confini, si compenetrano prendendo in prestito in modo reciproco persino i loro concetti e i loro termini specifici, come ad esempio ciò che riguarda il nulla, la logica e l’epistemologia.
Personalmente mi ritrovo a pensare su ciò che generalmente viene dato per scontato, e mi accorgo che ciò che esiste o succede e la nostra stessa mente interagiscono in modo piuttosto complesso e non è facile indagare o interpretare la realtà per superare il luogo comune, il quale interpone un velo tra la nostra coscienza e l’Universo. La scienza, grazie anche alla tecnologia odierna, sta continuamente cercando di dare una risposta convincente alla struttura della materia ed alla genesi del Cosmo senza pervenire a nulla di definitivo. Anzi, più gli scienziati procedono nella ricerca e più si rendono conto che le domande aumentano e le risposte non sono più adeguate.
Alcuni ricercatori tendono sempre più a sconfinare nell’ambito della onto-metafisica e alcuni filosofi sono molto attenti ai risultati della scienza. Gradualmente le conoscenze convergono rapidamente perché prendono a prestito parte del rispettivo linguaggio. Molto significativo è il fatto che il concetto di “nulla assoluto” stimola la ricerca filosofica, soprattutto nell’ambito dell’onto-metafisica, che in quello scientifico.
Ecco perché questo libretto contiene delle osservazioni, più che degli approfondimenti, perché un attento lettore intuisce che tra le righe si celano molti interrogativi i quali attendono delle risposte convincenti. La mia ricerca, naturalmente, scaturisce dallo stupore personale di fronte allo spettacolo della vita e della coscienza.
Questo mio cercare di andare oltre i luoghi comuni potrebbe dare l’impressione di inoltrarsi in una forma di comunicazione a volte un po’ ostica per un comune lettore, al quale chiedo, però, di non scoraggiarsi ma di cercare di entrare in empatia con il mio argomentare, senza fretta, seguendo passo dopo passo il tipo di ragionamento che lo induco ad affrontare. Sono convinto che non rimarrà deluso, perché ciò comporterà una “tranquilla insoddisfazione”, nel senso che se anche non troverà risposte adeguate, potrà vedere il suo mondo interiore ed esteriore in modo più unitario, soprattutto nello stupore esistenziale che , secondo me, è la molla che ci fa apprezzare la vita ed i suoi misteri.
Pier Angelo Piai
Credo che la filosofia non sia più possibile se non come frammento. Sotto forma di esplosione. Ormai non è più possibile mettersi a elaborare un capitolo dopo l’altro in forma di trattato. (E. Cioran – filosofo)
IL VANILOQUIO FILOSOFICO
Il ragionamento filosofico a molti sembra inutile, eppure non possiamo farne a meno. Questo ragionamento che denominiamo “filosofico” ci regala l’illusione di aver raggiunto una certa profondità o altezza di pensiero. Ma esso non dovrebbe essere slegato dalla nostra situazione esistenziale, anche se in effetti nulla è davvero alieno da noi e dalla nostra percezione. Comunque il vaniloquio filosofico ha anche una funzione sociale specifica, nel senso soprattutto dell’arricchimento del linguaggio: esso puntualizza, scava, crea neologismi, analizza la parola, le idee ed i concetti. Un linguaggio arricchito è utile per la comunicazione più adeguata dei propri dinamismi interiori e degli eventi esterni. Non avremmo forse raggiunto questo tipo di progresso, anche se discutibile, senza la filosofia, la quale è il comune denominatore di ogni disciplina umanistica e scientifica. (Pier Angelo Piai)
Per chi desiderasse il libro:
piaipi@alice.it
COMMENTI:
LUCIA ELLERO – insegnante di filosofia
“Il libro presenta una riflessione personale e originale, suffragata da una molteplicità di riferimenti filosofici e scientifici pertinenti. Il testo conduce progressivamente a una riflessione a tutto campo a partire dalla complessità della natura umana, complessità che si giustifica solo pensando che l’uomo è inserito in un progetto più ampio che rimanda alla Trascendenza. Grazie: abbiamo bisogno di persone che ricerchino uno stile di vita improntato alla ricerca della verità e alla gioia di averla trovata.”
prof. Lucia Ellero
mons. BRUNO FORTE – Teologo di fama mondiale
“La ringrazio di cuore per il suo libro “L’uomo nasce filosofo”. Congratulazioni per come in poche righe abbia saputo trattare tante questioni complesse con approccio aperto alla fede.
La benedico in unione di preghiera…
mons. Bruno Forte – Arcivescovo della diocesi di Chieti e Vasto”
MARISA HALTINER – scrittrice
“Nel nostro mondo moderno, basato su valori come la competizione, il consumo, la distrazione, la velocità, la superficialità, il libro di Pier Angelo Piai invita a fermarsi e a cercare il vero senso della vita e della nostra stessa esistenza.
Invita a non dimenticare che l’uomo nasce filosofo, che ognuno di noi è chiamato a rispondere personalmente alle grandi domande della vita e proprio nella misura in cui riesce a rispondere consiste la sua vera crescita, che l’autore inquadra nella trascendenza dall’umano al divino.”
(Marisa Haltiner – scrittrice)
mons. ADRIANO CEPPARO
“Parlare di metafisica, valorizzare la metafisica, collocare la metafisica al suo giusto posto è una lieta notizia.
In una epoca di crescenti confusioni le riflessioni del prof. Pier Angelo Piai segnano un punto di chiarezza che fa bene!”
mons. Adriano Cepparo
LUCIA MARANO DE STEFANO
Cosa distingue l’uomo dall’animale? L’uomo possiede il pensiero, l’animale no. Perfino la storia è VITA CHE SI FA PENSIERO.
Ed è col pensiero che noi possiamo comunicare per via sincronica e diacronica con tutti, passati e presenti. Col pensiero possiamo rivivere la loro vita, arricchirci della loro esperienza, vivere più intensamente. Col pensiero non ci sentiamo soli e isolati come le monadi di Leibniz, ma insieme, nel tutto, piccole cellule del flusso dell’umanità. E una prova che l’uomo nasce filosofo è data dal libro L’UOMO NASCE FILOSOFO undicesima opera di Pier Angelo Piai.
prof.ssa Lucia Marano De Stefano (Laurea in Lingue e Letterature straniere)
MARCELLO DE STEFANO
Per televisione si è vista la pubblicità di una serie di libri relativi alla storia della filosofia, libri che trattano del pensiero di filosofi che hanno costituito il farsi del pensiero filosofico occidentale. Una risposta alla società contemporanea che predilige l’uomo che fa e non l’uomo ch
e pensa? Quindi un intervento di rettifica di questa conclusione tipica della civiltà d’oggi?
Comunque sembra si voglia correggere un errore di impostazione antropologica in base a delle considerazioni, sul modo di essere dell’uomo, che la civiltà dei consumi ha portato a trascurare. Interessante è che lo scrittore Pier Angelo Piai, conseguentemente al suo pensiero portato avanti con varie pubblicazioni di sapore filosofico, ha però già anticipato l’ufficialità del bisogno di riscoprire la centralità della funzione del pensiero nella vita del mondo moderno, perché questo possa evolvere veramente nella cifra potenziale della liberazione dell’uomo. Tutto questo in una sua agile ultima pubblicazione dal titolo L’UOMO NASCE FILOSOFO che in pagine dipana un seguito di finezze che rimettono al centro la necessità del primato del pensiero sul primato attuale del fare.
dott. avv. MARCELLO DE STEFANO ( https://it.wikipedia.org/wiki/Marcello_De_Stefano)
( http://mondocrea.it/itartisti/story$data=artisti&num=123&sec=13 )
ANDREA MUNI
“Lo trovo valido dal punto di vista dei contenuti, degni di attenzione. Interessante, originale, importante, e di piacevole lettura.
(Andrea Muni, professore di filosofia – http://antonianum.academia.edu/AndreaMuni)
VIDEO INTERESSANTE: PERCHÈ PENSARE? A COSA SERVE LA FILOSOFIA OGGI?
del prof. Paolo Vidali
VIDEO RELATIVO AL PRIMO CAPITOLO DEL LIBRO:
Sito culturale importante che condivide la riflessione sul libro:
http://www.riflessioni.it/cristianesimo/uomo-nasce-filosofo.htm
L’AUTORE : MOTIVAZIONI PERSONALI
“La ringrazio di cuore per il suo libro “L’uomo nasce filosofo”.