“Elia” è il nome di un grande profeta dell’Antico Testamento, apparso insieme a Mosé durante la Trasfigurazione di Gesù sul Tabor. La sua fede in Dio è stata esemplare.
Anche al giorno d’oggi ci sono molte persone dalla fede esemplare. Padre Elia, ad esempio, umile sacerdote friulano molto conosciuto e recentemente scomparso, era davvero un uomo di Dio.
Così fra Elia, a cui Dio ha voluto dare dei carismi speciali, ha una carica profetica esemplare.
Questi “uomini di Dio” e tanti altri hanno ispirato “I racconti di Elia” che hanno il compito di sensibilizzare il lettore, giovane e non più giovane, ad una presa di coscienza della realtà che lo circonda per non lasciarsi eccessivamente condizionare dai numerosi pregiudizi o dalle realtà strumentali della vita quotidiana.
Il saggio Elia incarna, in un certo modo, la persona che, pur nel travaglio della vita sociale e nella solitudine, riesce a trovare un equilibrio interiore. Ciò non significa che la persona smetta di avere emozioni e sentimenti. Li sa compenetrare e gestire meglio perché ha la capacità di osservare se stesso e la propria mente.
Una mente semplice, come quella di Elia, sa anche mettersi in discussione, sa porsi in crisi di fronte all’evidenza della verità.
In tutti i racconti si deduce che la mente di Elia è sempre in atteggiamento di ascolto verso se stessa e l’Universo, senza lasciarsi condizionare da quello che si dice nei suoi confronti. Ha una coscienza pura e non si offende mai di fronte a quello che si dice di lui, perché non ha paura della verità.
E’ un “saggio” perché applica quotidianamente un sano distacco e non si turba se da qualche parte arriva un raggio di verità. Può essere un amico, un libro, una frase riposta là, un evento…tutto ciò che esiste. La sua mente sa ascoltare realmente, pertanto indaga, analizza, considera e lascia che la verità lo compenetri rivoluzionando la sua interiorità.
Elia, in modo molto semplice, “risveglia” le menti delle persone con cui ha che fare in modo “contagioso”. Aiuta a capire il disordine che è nella vita di molte persone con cui ha a che fare, dovuto alla confusione e alla totale mancanza di senso della loro esistenza. Lo fa con grande chiarezza, non soltanto intellettualmente o a parole, non condannando, non fuggendo, ma osservando questo disordine della loro vita, stimolandole alla consapevolezza, all’osservazione e alla fede in Dio.
Riportiamo alcuni commenti:
Come il profeta Elia, dopo aver letto il libro “I racconti di Elia”, sono stato rapito in cielo su un carro pieno delle virtù della saggezza… Non è, il mio, un dire retorico: è un parlare reale.
E non so come ringraziare l’autore anche perché, leggendo tutto d’un fiato e per cinque ore consecutive – con pause respiratorie ossigenanti meditative – , la ricchezza interiore contenuta nel libro, ho capito meglio la saggezza della vita verso la quale è tesa la mia non verde età quasi ottantennale.
I racconti di Elia costituiscono per me un saggio sulla saggezza della vita.
Una miniera delle virtù umane, innestate nel divino. Un’ancora di salvataggio per giovani, adulti e vecchi, viventi nel mondo in cerca di chimere astratte e irraggiungibili. Una psicoterapia equilibratrice dell’animo giovanile spesso affetto da manifestazioni carenziali affettive per l’assenza del vero valore della vita: l’amore, innestato nell’Amore di Dio.
(prof. Sebastiano Rodante, pediatra e sindonologo di Siracusa)
L’opera “I racconti di Elia” mi sembra pregevole perché riesce a trasmettere contenuti morali tramite brevi storie in cui è facile riconoscersi, o almeno cui è facile avvicinarsi, e la cui lettura, mai pesante, risulta molto agevole.
Sono dunque presentati in forma facilmente fruibile contenuti estremamente
importanti, che inducono a fermarsi a riflettere e invitano a ulteriori
approfondimenti. (Marisa Patarino, giornalista)
“I racconti di Elia” portano all’introspezione, alla meditazione ed a una sorta di vaga tristezza per ciò che potrebbe essere e non è.
Il pensiero dell’Occidente che incontra e si fonde con il pensiero dell’Oriente: unica realtà possibile in un futuro, auguriamoci, non troppo lontano.
La consapevolezza del sè è dunque la Via verso l’Illuminazione ed Elia mette in pratica ciò che sa, dimostrando con esempi o paragoni ai vari personaggi che incontra, che ls realtà quotidiana (e del loro sé) è diversa da come la vedono e la percepiscono.
“Verba volant, scripta manent” asserivano i Romani e noi ne siamo gli eredi. Non è vero che le parole non sono importanti: il potere della parola è enorme e può provocare catastrofi, guerre, eccidi e, ad un livello minore invidie, gelosie, sospetti, litigi, ecc.
Le nostre menti sono così sature, così colme di parole e di pensieri che non possono essere silenti: e il silenzio è la via di accesso allameditazione, alla preghiera, al raggiungimento del sè.
Ci vorrebbe un saggio Elia per ciascuno di noi: il mondo sarebbe migliore. (Sonia)
L’autore, Pier Angelo Piai, ha escogitato questo stile narrativo, corto ed immediato, perché molti non leggono volentieri la saggistica, considerata troppo impegnativa.
Costituiscono, inoltre, un’ottima occasione di dibattito, riflessione collettiva e confronto sulla dimensione personale e sociale della vita.
Quasi tutti i racconti si concludono con delle constatazioni etiche e morali spesso basate su principi e valori universali. Servono, quindi, come stimolo per l’esplorazione e la ricerca interiore, se è vero ciò che diceva un famoso filosofo indiano e cioé che “Il compito dell’educazione consiste proprio nel risvegliare l’individuo”.
“i racconti di Elia” di Pier Angelo Piai – Edizioni Segno (Tavagnacco -Udine)
tel.0432/575589