Nel 1935 Gesù appare sotto forma di un bambino molto piccolo ad una santa polacca, s.Faustina Kowalska, e le comunica che le cose più importanti della vita sono l’Amore per Dio e l’umiltà.
Come amare Dio?
Innanzitutto riconoscendolo come il proprio Creatore.
Egli ci ha donato l’esistenza. Ha per noi un progetto d’amore immenso perché siamo destinati a diventare suoi figli per tutta l’eternità.
Se Egli ci ha fatto esistere, significa che abbiamo un grande valore ai suoi occhi per cui non dobbiamo disprezzarci per le nostre fragilità, anzi dobbiamo amarci proprio perché Lui stesso ci ama così come siamo.
Per amarlo bisogna conoscerlo e quindi ascoltarlo: leggere spesso, ad esempio, la Sacra Scrittura considerandola come una lunga lettera d’Amore che il Padre celeste dona ad ogni persona.
Non importa la lunghezza della lettura. A volte anche poche frasi possono aiutarci ad intuire come Dio agisce in noi servendosi di episodi, frasi, parabole ed esempi.
La Madonna che appare a Medjugorje ha esortato ogni famiglia a porre la Sacra Scrittura in un luogo visibile della casa e di leggerla e meditare spesso qualsiasi contenuto.
Un altro passo per amare Dio è cercare la sua confidenza nel silenzio e nella solitudine. E’ necessario però credere che Egli è presente in qualsiasi luogo, soprattutto in noi e che ci ascolta continuamente, anche se alcune preghiere non vengono subito esaudite. Per amarLo bisogna sentirci da Lui amati, cioè accettati così come siamo perché Egli stesso ha già espiato le nostre colpe incarnandosi e patendo per noi nel suo Figlio Gesù Cristo.
Un altro passo importante per amare Dio è stupirci per la complessità e l’armonia del Creato. Considerare spesso che Egli è l’Onnipotente, cioè può davvero tutto! Nulla è impossibile a Dio, afferma l’angelo Gabriele a Maria nell’Annunciazione. Consideriamo le misteriose leggi che sorreggono l’Universo, le quali non possono essere il frutto del caso come sostengono erroneamente gli atei.
Dio può creare all’infinito altri mondi più complessi del nostro oppure altre dimensioni. Egli potrebbe far svanire nel nulla qualsiasi cosa e invece ci sostiene anche se abbiamo peccato contro di Lui.
Dobbiamo amare Dio perchè Lui ci ama di un amore tale che nemmeno possiamo immaginare.
Ognuno di noi per Lui è unico ed irripetibile e ci ascolta sempre, anche se non sembra.
Spesso ci piacciono le cose complesse o la superficialità perché non viviamo ancora nel totale abbandono.
Anche se dovessimo scandagliare in lungo ed in largo il microcosmo ed il macrocosmo, siamo sempre immersi nella dimensione spazio-temporale.
Si potrebbe provare qualche momentanea soddisfazione per le nostre ulteriori scoperte.
Ma non riusciamo ancora a trovare l’anima del tutto, per quello ritorniamo nell’aridità e non sappiamo amare. Tutto si ridurrebbe per noi a rapporti, proporzioni, numeri, geometrie ecc. L’esprit de geometrie si espande sempre orizzontalmente.
L’eccessiva razionalità oscura un po’ i palpiti del cuore, il quale necessita di ben altri orizzonti.
Gesù si comportava diversamente. Non esplorava schemi, sistemi, rapporti, categorie ecc. Sosteneva che il Regno del Cieli appartiene a chi è come i bambini. E’ stato molto chiaro: i bimbi provano stupore per il creato senza eccessiva consapevolezza, senza sminuzzare la realtà, ma unificando attraverso attività simboliche…
L’amore per Dio è come quello dell’infanzia perchè rinnova tutte le cose che esistono e ci fa sentire umili come i bimbi amati da un tenero padre.
Ama e fa’ ciò che vuoi…
E’ lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla…(Gv.6.63)
Pier Angelo Piai