2 Agosto 2009

LA FELICITA’ DIPENDE ANCHE DA NOI

L’Angelo della felicità all’umanità:

O uomini infelici del 21° secolo:  la felicità dipende molto anche da voi.
Il vostro modo di vedere la vita è determinato indubbiamente da tanti fattori e
predisposizioni.
Orientate i desideri cercando di scandagliare l’ interiorità per individuare le fonti delle vostre ansie, paure o preoccupazioni.

Scoprireste molta zavorra da eliminare e tanta superficialità con voi stessi, con gli altri e con il Creatore.
Molta infelicità, ricordatelo, dipende dalla vostra cecità interiore ed esteriore.

Non sapete valutare obiettivamente fatti ed eventi con lo sguardo stupito della purezza. Molti rapporti interpersonali sono più o meno strumentali e calcolati, raramente amate cose, piante, animali e persone per quello che sono, semplicemente perché esistono e sono voluti dall’unico Creatore.
Gran parte delle vostre azioni sono finalizzate alla ricerca di una certa sicurezza personale (economica, affettiva o relazionale) che in seguito, poi, si rivelano fallimentari.

Quei pochi momenti di lucidità che potrebbero aiutarvi ad individuare l’essenziale per la vostra felicità, vengono sbiaditi e soffocati dalla vostra indole utilitaristica, adeguata alla società consumistica in cui vi trovate.

Se Gesù Cristo, il Logos, diventasse il vostro maestro sia nella teoria che nella prassi, scoprireste che sotto i
vostri stessi occhi appannati si cela la realtà misteriosa dell’Essere che attraverso lo Spirito
continua a richiamarvi la dimensione più autentica della vita fatta di semplici cose.
Allora tutto assumerebbe una luce diversa partendo dalla realtà più vicina : la famiglia, la casa, il
posto di lavoro, le persone con cui siete soliti trattare, coloro che soffrono ecc.

Anche la visione
della morte fisica assumerebbe un’altra prospettiva. Gradualmente il terrore si stempererebbe
per dar posto alla speranza nei confronti del vostro orizzonte che si renderebbe più libero e terso
oltre il quale vi attende una dimensione più completa ed autentica.

San Paolo desiderava ardentemente essere sciolto dal corpo per essere con Cristo. Non temeva
la morte terrena perché conosceva bene l’infinita misericordia di Dio attraverso suo Figlio.
Nulla avrebbe potuto separarlo da Lui. Né vita né morte! Il suo amore per Cristo era così
autentico che riteneva cosa migliore fare la sua volontà, anche se era necessario rimanere a
lungo nella carne.

Così ogni cristiano che ricerca realmente il Signore compie la sua volontà, qualsiasi. Il suo
paradiso interiore consiste proprio nel compiere la volontà del Signore, nel compiacerlo…

Quanta fragilità in questa povera umanità del 21° secolo!
Moltissime persone sono così tiepide!
Eppure il Padre Creatore vuole sempre il loro bene…un bene immenso, che nemmeno immaginate.
Egli è Onnipotente e guarda le sue creature plasmate
dalla polvere che si dimenano per un nonnulla.

Ha però piacere se lo cercano con cuore retto, Lui che potrebbe attorniarsi di infinite creature
che lo adorano nella massima purezza.
Invece si compiace di voi creature così ingrate,
incerte, oscillanti, superficiali.
Attende da voi un palpito di attenzione, uno sguardo di supplica, un briciolo di autentica esistenza.
Nel suo Figlio Dio ama tutti infinitamente e perdona sempre se in voi c’è la volontà di una vera conversione del cuore!!

Pier Angelo Piai