Forse ci chiediamo perché Dio ha fatto una creazione spesso così attraente e che poi non possiamo godere come vogliamo? Perché siamo così attratti da desideri per Lui peccaminosi?
Ma ci stiamo illudendo. Non è possedendo morbosamente che entriamo nel Regno della gioia. Le cose che vediamo sono effimere perché costituiscono solo il preludio di quello che Dio ci sta preparando. Siamo destinato ad essere partecipi della creazione, ma liberamente come Dio è libero.
Cosa significa “libero”? Significa anche distaccati da affetti disordinati che non ci permettono di assaporare l’essenziale. Tutto ci dovrebbe ricondurre all’Essenziale, perché Dio è Essenzialità. Dovremo gradualmente entrare nel Regno dell’Essenzialità che coincide con la Verità. Ricordiamoci che Dio è l’Essenzialità Assoluta, perché è infinitamente semplice.
Di una rosa ne sentiamo la fragranza. Se la cogliamo ne possiamo godere per poco perché essa appassisce in breve. Ce ne siamo impossessati e quindi ci rinchiudiamo in un limite che noi stessi ci siamo creati nell’illusione. Adamo ed Eva hanno colto il frutto dell’albero della conoscenza : se ne sono appropriati ed hanno perso la loro innocenza originale.
Osserviamo l’agire nella vita terrena del Figlio di Dio : Egli ha rinunciato al potere del mondo per amore di suo Padre e dell’umanità. Era libero di scegliere : ha scelto la Verità.
Il Creatore non può disperdersi nel limite possessivo delle sue creature, deve rimanerne staccato perché anche le sue creature a loro volta, come Lui, si distacchino dal frutto della loro creatività. Dio pensa ad ognuno di noi molto di più di quello che crediamo. Ci avvolge nel suo Essere e nemmeno ce ne accorgiamo.
Il suo Figlio prediletto è stato avvolto dalla nube della sua Essenzialità : per noi è una nube impenetrabile perché abbiamo perso la semplicità attaccandoci all’effimero, alle cose che hanno solo la funzione simbolica di richiamo per una realtà ben più concreta, che è quella del Regno dei Cieli, dove ognuno di noi sarà “essenziale” e contemplerà in Dio l’Essenzialità.
L’unico vero desiderio sarà la Verità che potremo vedere così come è, senza illusioni od altri veli.
Perché molti dei nostri desideri sono peccaminosi, nel senso che ci privano della grazia di Dio? Perché ci distolgono dall’Essenzialità, ci occupano la mente e la volontà in modo illusorio, perverso. Ricordiamoci ciò che Gesù disse: “non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo” (Mt.15,18)
Ciò che esce dall’uomo è soprattutto attaccamento al proprio io, desiderio di prolungarlo nelle creature e quindi soffocamento evolutivo. Dio è Colui che vuole che ognuno sia liberamente se stesso. Anche noi dobbiamo rispettare questa libertà se vogliamo realizzare il Regno del Cieli diventando simili a Lui. Ma se in noi ci sono cupidigia, avarizia, lussuria, superbia, malvagità, invidia, omicidio, furto, superficialità, stoltezza, come possiamo raggiungere il Regno della libertà?
Prima dobbiamo essere liberi dal nostro “io” illusorio che scambia un semplice piacere carnale in felicità duratura. Ma come possiamo esperimentare non è così. Siamo sempre insoddisfatti del nostro angusto limite, perché Dio ci ha creati a suaa immagine e somiglianza e abbiamo la necessità esistenziale di volgere lo sguardo alle cose essenziali, cioè alle cose di lassù.
Pier Angelo Piai