“Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome.
Questo vi darà occasione di render testimonianza. Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime. (Lc.21,13)”

Un messia era atteso come liberatore anche dal punto di vista sociale.
Gesù parla di persecuzioni, tradimenti, processi… Quale discepolo avrebbe potuto accettare un simile pronostico?
Come mai ci furono adesioni di massa al cristianesimo, per una “ideologia” così scomoda?

E’ umanamente possibile che un’idea del genere potesse diffondersi anche nel mondo romano così corrotto e dedito all’edonismo più sfrenato?
Anche se chi aderiva al cristianesimo era allettato dalla promessa della Vita Eterna in Cristo risorto, avrebbe dovuto attuare una serie di rinunce non indifferenti ed una testimonianza molto pericolosa per la vita stessa.

Quale è stato il reale motore propulsore di una diffusione così vasta del Cristianesimo? Perché ha soppiantato il paganesimo così comodo?
Tutto induce a pensare che Gesù Risorto ha operato con la forza trascendente del suo Spirito… Spiegazioni umane, antropologiche, sociologiche non reggono sufficientemente.