cescan picturedal Messaggero Veneto del 12/06/2002

Ricordando un uomo esemplare

Nelle scuole, tra le scolaresche, in questi tempi, c’è un forte fermento per l’epilogo dell’anno scolastico e, per alcuni, per la conclusione del ciclo di studi che sfocia in un probabile lavoro. Chi come me ha frequentato un centro di formazione professionale sa bene che l’inserimento nel lavoro non tarda, anzi, certi imprenditori prenotano in tempo le future maestranze adocchiando gli elementi migliori.

Momento di verifica anche per l’operato degli insegnanti, oggi maggiormente impegnati con giovani inclini al permissivismo, con una scarsa resistenza all’impegno e iperprotetti, sottoposti al giudizio, amaramente accettano i consigli per migliorare il rendimento e l’adeguamento alla realtà produttiva.
In questo quadro emerge una figura che coordina e media e parti: il direttore. Questo ruolo al vertice di una struttura scolastica rappresenta nella quotidianità il datore di lavoro del domani; maggiore sarà la sua preparazione a ricoprire tale importante compito, migliore risulterà la risposta di ogni ordine e grado dei collaboratori, ivi compresi gli alunni.

Riappare nei miei ricordi l’indimenticabile grande direttore: il geometra Giovanni Cesca, fondatore di quell’imponente realtà presente nel territorio cividalese come Centro di formazione professionale con un’ampia scelta d’indirizzi professionali. Quel direttore aveva sempre, e in special modo in questa delicata fase dell’anno scolastico, una parola buona e un incoraggiamento per tutti, capiva la necessità del sostegno morale, attenuava la forte tensione degli esami, sorrideva e rendeva fluido ogni problema da qualunque parte fosse sollevato. Chissà se, tra quei lunghi corridoi, circolano ancora quello spirito rassicurante, familiare, quel senso di appartenenza a una scuola di vita.

Per indicare ai posteri la via da seguire per raggiungere i vari traguardi con buona volontà e ottimismo è stato proposto di rispolverare, almeno una volta l’anno (alla chiusura), la bella immagine del caro direttore Cesca. Individuare un giovane distintosi per l’impegno, proveniente da una realtà povera territorialmente, ma ricca di valori umani, e assegnare una borsa di studio affinché possa proseguire e raggiungere mete più ambite e meritate. Si vuole così testimoniare l’affetto e ridonare brillantezza a quella esemplare figura d’uomo che ha profuso 45 anni d’intenso lavoro per garantire a migliaia e migliaia di giovani friulani un sereno e fattivo futuro. Gli ex insegnanti e gli ex allievi, ancora grati per l’insegnamento ricevuto, attendono notizie attraverso la stampa per questo annuale importante doppio riconoscimento!

Lettera firmata
Udine

Rinnoviamo la nostra gratitudine per Giovanni Cesca

Condividiamo l’appello fatto dagli ex-allievi ed ex-insegnanti e in una bella lettera pubblicata il 12 giugno su questo giornale.
Pensiamo che una borsa di studio per chi , senza mezzi, desidera progredire culturalmente e professionalmente sia uno dei migliori modi per ricordare la figura del grande direttore Giovanni Cesca, scomparso l’11 febbraio del 2000.
Egli si è sempre prodigato instancabilmente per avviare e sostenere il Centro Professionale di Cividale da lui fondato ed una delle sue più grandi soddisfazioni era il vedere gli allievi inseriti nel mondo del lavoro e nella società: ci teneva anche alla formazione umana, oltre che a quella professionale degli allievi. Qualsiasi allievo o dipendente veniva trattato con familiarità e nessuno si sentiva a disagio.
Una delle doti principali era l’entusiamo che riusciva a diffondere tra i collaboratori.

Sapeva essere severo dove necessitava disciplina, ma era anche un grande amico, pronto a venire incontro a chiunque avesse avuto bisogno del suo aiuto.
Migliaia di persone in Friuli e fuori regione hanno beneficiato e stanno beneficiando della formazione ricevuta nel Centro.
Cesca era profondamente convinto del fatto che per rendere libere le persone bisognava dare loro autonomia professionale e culturale. Lo esprimeva coi fatti concreti, più che con le parole. Non era dotato di grande eloquenza, e di questo ne era consapevole, ma aveva un’intelligenza pratica, era intuitivo, lungimirante e aveva molto coraggio e un grande cuore.
Rinnoviamo, quindi, l’appello accorato degli ex-insegnanti ed ex-allievi , convinti che porterà i suoi frutti, ribadendo ciò che amava affermare don Bosco: la gratitudine genera tutte le altre virtù.

Alcuni insegnanti e collaboratori del C.F.P.C.


Giovanni Cesca: carità e riconoscenza.

Il compianto Giovanni Cesca ha sempre considerato il Centro Professionale di Cividale da lui fondato come una grande famiglia e non lo esprimeva solo a parole, ma anche con i fatti. Condivideva davvero con allievi e collaboratori momenti di gioia e di dolore.
Dice di lui un ex-allievo: “quel direttore aveva sempre, e in special modo nell’ultima delicata fase dell’anno scolastico, una parola buona e un incoraggiamento per tutti, capiva la necessità del sostegno morale, attenuava la forte tensione degli esami, sorrideva e rendeva fluido ogni problema da qualunque parte fosse sollevato.”

Tra le tante iniziative, il giorno del suo onomastico, natività di San Giovanni Battista, egli soleva festeggiare con i suoi collaboratori invitando al buffet anche i commissari d’esame. In questo modo esprimeva la sua gioia nel trovarsi nella grande famiglia del Centro.
In occasioni tristi, come la scomparsa di un allievo, di un collaboratore o di un loro congiunto o stretto parente dimostrava la sua solidarietà partecipando sempre alle esequie funebri.
Era questo il suo modo pratico di sentirsi Famiglia.

E’ per questo che il prossimo lunedì 24 giugno, alle ore 18.00, festa della natività di San Giovanni Battista, sarà celebrata presso la chiesa parrocchiale di Rubignacco (Cividale), una Santa Messa in suffragio di Giovanni Cesca.

24 giugno 2002

IL SEN. TOROS RICORDA CON COMMOZIONE LA FIGURA DI CESCA.

Lo scorso 24 giugno, in occasione della solennità della natività di S.Giovanni Battista, si sono dati appuntamento nella chiesa parrocchiale di Rubignacco (Cividale) un folto gruppo di amici, familiari e parenti dell’indimenticabile geom. Cesca Giovanni, fondatore e direttore per oltre 45 anni del Centro Formazione Professionale di Cividale, dove è stata celebrata una Santa Messa in suo suffragio. La celebrazione è stata presieduta da un padre saveriano che ha devoluto le offerte per la sua missione in Cina.

Alla fine della S. Messa, un portavoce degli ex allievi ha rivolto un incisivo appello per un meritato riconoscimento alla memoria dell’ex-direttore legando così il suo ricordo al luogo dove egli ha operato intensamente. Era presente anche l’ex ministro sen. Mario Toros, il quale, nel suo intervento ha voluto testimoniare la statura umana e la capacità imprenditoriale del suo grande amico.

Nell’incontro successivo ha rievocato interventi, aneddoti, eventi che mettevano in luce l’operato di Cesca a favore del Centro, degli allievi e dei collaboratori attraverso strategie e dinamiche particolari. Il buon Giovanni sapeva creare collegamenti, canali, “sinapsi” preziose a favore della “grande famiglia del Centro” (come amava denominarla) smussando angoli, temporeggiando, contattando le persone giuste e tessendo rapporti con enti, istituzioni varie.

All’incontro erano presenti anche persone provenienti da fuori regione, le quali hanno voluto ricordare come il direttore Cesca fosse uno dei fondatori della FICIAP, ente nazionale che, oltre alla formazione professionale, crede anche nei valori cristiani del lavoro.