Signore, tu ci hai dato la possibilità di diventare padre e madre. Aiutaci a prendere coscienza della grande responsabilità. Fa’ che ci convinciamo che i figli non sono nostra proprietà, anche se provengono geneticamente da noi.

Tu ce li hai “affidati” per provvedere non solo a tutto ciò che serve per la loro maturazione fisica, ma anche a quella psichica e spirituale. Insegnaci a non abusare dei metodi correttivi o all’incontrario, a non trascurare la loro educazione.

Signore se hai voluto la nostra condizione di padre e madre, c’è un motivo che solo tu conosci. Insegnaci ogni giorno a compiere il nostro dovere, a considerare i figli che tu ci hai affidati come il “prossimo” da soccorrere, da amare come noi stessi.

Insegnaci a vivere la nostra paternità e maternità in modo responsabile, avendo sempre presente il fatto che abbiamo a che fare con vere e proprie “persone” per la cui salvezza hai patito e sei morto sulla croce.

Di te Luca narra che crescevi in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini
Perdona se spesso abbiamo sottovalutato la grande responsabilità che tu ci hai donato.

Aiutaci a viverla serenamente, per poter trasmettere ai figli la fede, la serenità, la pace interiore, lo spirito di ricerca per la verità, l’autenticità, la pazienza, la mitezza, le virtù di Gesù Cristo.

Tu hai detto: “lasciate che i fanciulli vengano a me”. Aiutaci a vedere nei nostri figli la tua immagine: anche tu, come noi, avevi la loro età e la loro inesperienza.

Fa’ che non imitino i nostri lati peggiori, ma quelle poche virtù che la tua grazia permette in noi. Insegnaci a pregare spesso per loro e con loro, a saper perdonare di cuore i loro errori ricordando i nostri ben più numerosi, ad apprezzare la loro innocenza e a ricordarci spesso quello che hai detto: “Chi non è come loro, non entrerà nel Regno dei Cieli”.

Pier Angelo Piai