Pradamano, 01 giugno 2001

IL VALORE DI SÉ.

Ogni persona ha un suo valore. Un valore del quale le persone, a volte, non sono consapevoli e spesso si scordano di doverlo conservare come un bene prezioso. Basta osservare lo stile di vita che hanno molti giovani e certi anziani e come queste persone soggiogate dal mito di una competitività esasperata o per reazione assurde, oppure per condizionamenti, operino incuranti, senza prevenzione, sprezzanti del pericolo e dei rischi che tuteli la vita.

Basta guardare come, nel Paese, si continui a lavore, in certe “aziende”, alla “garibaldina” ignorando troppe cose per risparmiare. Poi, sui giornali, si legge spesso, di gravi infortuni, di incidenti stradali mortali, quasi una piccola guerra che, colpisce fatalmente gli uomini nel fiore degli anni. Ci si domanda il perché?

Forse, manca l’aver interiorizzato il giusto valore di sé e della vita umana. Manca una consapevolezza dinamica nel tessuto sociale, che conduca ad un equilibrato valore di sé. Un valore di sé che partendo dalla stessa soggettività, centro del proprio universo, prima ancora del proprio riconoscimento degli altri sappia espandersi lottando in modo razionale, sospinto dalla volontà di affermazione, ma preparato ad accettare, anche, le sconfitte. Troppo spesso manca la stima di sé, una stima che sia rispettosa del valore degli altri.

E’ tutto il “Sistema” che va migliorato partendo dalla singola persona che deve essere fatta crescere in modo diverso. Oggi, invece, si è costretti a “navigare” per trovare un equilibrio e un valore di sé e della vita che sappia superare le tante tecniche di manipolazione, di mortificazione che tendono a schiacciare le persone a estrometterle, a mobbizzarle, colpendo spesso quelle che cercano di essere oneste.

Sappiamo bene che il tessuto sociale è avvelenato e guasto ; malato a tal punto che il bianco, strategicamente, può essere confuso con il nero. Esiste, tuttavia, nell’uomo una straordinaria capacità costruttiva e ricostruttiva che unita ad una sana volontà di affermazione cerca di costruire in positivo ad di là e al di sopra delle falsità e dei tanti veleni esistenti.

Osservando il sistema sociale nel quale noi viviamo, la nostra vita, è profondamente collegata ai media. Il potere ed i media ci propinano modelli, valori, criteri di sviluppo e di crescita spesso tendenziosi e subdoli che solo pochi “eletti” raggiungeranno, ma che alla fine sono, quasi tutti, dei non valori. Il risultato è che ogni persona si struttura acquisendo idee, criteri, giudizi distorti finalità “manovrate” rivolte a vivere: “l’attimo fuggente”, la provvisorietà, la cieca vanità che intossica.


La saggezza dell’umanità ci insegna, però, che la vita, la vera vita, è nell’equilibrio delle cose. Allora, anche, tra la stima dei valori, l’autostima e volontà di affermazione, ci vuole equilibrio rispettando sempre il valore di sé e la vita umana. E’ importante che il valore di sé sappia sottrarsi e mantenersi distante dai falsi giudizi e dai falsi valori, lontano dai velenosi e smascherando i tanti invidiosi.

Nell’era della globalizzazione servono regole chiare che vanno perseguire onde sviluppare i valori che contano. La regola dell’ onestà e della ricerca della pace hanno un solo colore : sono basate su un valore equilibrato di sé sempre rispettoso di quello degli altri e della vita umana.

Eugenio Di Barbora
Pradamano