Pradamano, 01 – febbraio – 2002.
CAPIRE I PRETORIANI DI OGGI.
La Storia insegna che, i Pretoriani, in un tempo ormai assai lontano, erano dei soldati, delle milizie scelte, formanti la coorte pretoria, cioè l’unità tattica della legione nell’esercito romano. Essi godevano di numerosi privilegi : prestavano servizio per 16 anni, contro i 20 dei legionari e rispetto a questi, godevano di una paga tre volte maggiore.
I Pretoriani, allora, vivevano attorno al centro dell’accampamento militare, vicino alla tenda del comandante supremo, del Pretorio.
Sono passati millenni, ma ancora oggi, nel nostro Paese, abbiamo tanti Pretoriani dislocati qua e là su tutto il territorio nazionale. Di solito, i Pretoriani di oggi, si trovano “sistemati” nei “centri di Potere” nella burocrazia statale , “annidati” nelle Associazioni, negli Enti, nella Scuola, nel Sindacato, eccetera, e sono loro che dispongono e decidono sulle “cose” che contano e che si devono o non si devono fare.
I politici lo sanno, ma coinvolti da altri interessi, stanno molto attenti a non condizionarlitroppo.
Dunque, i Pretoriani di oggi gestiscono tutto il “sottobosco” del Sistema Italia, stando come camaleonti coperti e nascosti senza mai essere i responsabili. Sanno tessere le trame usando la gente in modo che, “il tutto”, rientri nei piani da loro predisposti. Non “amano” l’onestà, la chiarezza e la giustizia , considerandole debolezze umane.
Così, i Pretoriani di oggi, perpetrando l’antico potere sono diventati, sempre più, “guerrieri” forti, privilegiati, molto astuti, dispongono e gestiscono le strategie corporative, spesso inique e tormentose, torturando tanti onesti sudditi. Questo i cittadini dovrebbero capire e cercare di porre rimedio.
Cosa difficile visto gli usi, i costumi, la mentalità antica delle diverse origini delle varie popolazioni italiane e dove le leggi vengono gestite dai furbi e non dagli onesti.
Eugenio Di Barbora
Pradamano