Nessuno entra in Paradiso se non ce l’ha già ora dentro!
Elia fu invitato a pranzo da una famiglia di un paese non lontano. Il capofamiglia, Luciano, faceva lo scrittore ed era considerato l’uomo più pio della zona. Scriveva anche libri di teologia e preferiva affrontare argomenti di escatologia. Subito dopo aver accolto Elia, cominciò a parlare dei suoi progetti letterari, senza nemmeno presentare la moglie Giulia e i suoi due figli, Armando di otto anni e Monica di dieci.
Elia ascoltava silenziosamente Luciano, il quale esponeva diverse teorie sul Paradiso. Nel frattempo il saggio salutava Giulia e i bambini dando loro un bacio sulla fronte.
Luciano continuava a parlare della nuova dimensione in cui ci troveremo nell’aldilà, “dove tutto sarà luce e pace”. Ogni tanto dava degli ordini a sua moglie per alcuni servizi. Quando i bambini passavano per il corridoio giocando, li mandava via bruscamente, minacciandoli di punizione qualora avessero continuato a disturbare.
Nell’ora di pranzo l’aria era riempita dalla voce di Luciano, mentre Giulia se ne stava in silenzio a servire e i due bambini erano intenti a mangiare.
Dopo il caffé andarono in giardino e Luciano, mentre esponeva le sue teorie sul paradiso, lanciava dei sassi ad un gatto che passava per cacciarlo via. Poi sentì il campanello della porta suonare. Alla sua richiesta, Giulia lo avvertì che c’era un extracomunitario che chiedeva qualcosa da mangiare.
– “Caccialo via quel fannullone! Vada a lavorare!” – gridò Luciano.
E continuò ad esternare altre teorie escatologiche.
Ad un certo punto chiese un parere sul paradiso anche al saggio.
Elia disse indicando con il dito la finestra:
– Vieni e osserva!
Nel giardino confinante il vicino stava accarezzando il suo bimbo. Poi prese delle briciole e gliele diede al gatto che aspettava. Si presentò alla sua porta lo stesso extracomunitario e subito preparò un panino per darglielo insieme a del denaro.
Luciano, dopo aver osservato quelle scene, disse:
E’ il mio vicino di casa. Peccato che sia gente culturamente povera, con loro non riesco mai a fare un discorso decente!
Allora Elia chiamò i due bambini, se li mise sulle ginocchia e cominciò ad accarezzarli. Poi chiese a Giulia se era contenta dei suoi due gioielli ed ella rispose di sì con un sorriso.
– Dimmi Luciano, – chiese Elia, secondo te in Paradiso si parlerà del Paradiso o si proverà nuove sensazioni?
Luciano rimase un po’ perplesso. Poi rispose:
– Tutte e due le cose: ci sarà un contunua comunicazione di nuove sensazioni!
– Come puoi parlare di sensazioni che non avverti? – osservò iul saggio. – Se vuoi parlare dell’amore, come potrai farlo se non c’è in te?. Nessuno entra in Paradiso se non ce l’ha già ora dentro!
Luciano aprì gli occhi perchè intuì cosa voleva dire il saggio, e da quel giorno cominciò a parlare meno del Paradiso per viverlo più interiormente.
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