La verità non si può misurare

Aristide, perito industriale e dirigente di reparto di una azienda metalmeccanica della zona, non si saziava di conoscenza. Leggeva diverse riviste scientifiche e seguiva molti programmi televisivi riguardanti la scienza.

Ma ogni qualvolta gli parlavano di Dio Aristide cominciava ad andare su tutte le furie, sostenendo che non poteva crederci, almeno fino a che non avesse assistito ad un miracolo strepitoso.

Un amico lo indirizzò dal saggio Elia che aveva anche grande fama di taumaturgo.

– Cosa cerchi? – gli chiese il saggio facendolo accomodare sulla seggiola di paglia del suo povero vestibolo.
Aristide percepiva che a quell’omino dall’aspetto insignificante non interessavano i preamboli, quindi esclamò:
– Un miracolo! Se non assisto ad un miracolo con questi miei occhi non posso credere al vostro Dio!
– Cosa intendi per miracolo? – gli chiese il saggio assorto.
– Un prodigio. Qualcosa di veramente eccezionale che vada oltre tutte le leggi della fisica! – esclamò Aristide.

Il saggio rimase per un po’ di tempo assorto.
Portami nel giardino della tua casa! – esclamò all’improvviso Elia.
Aristide, un po’ perplesso, acconsentì e lo condusse a casa sua. Quando furono nel suo piccolo giardino, Elia indicò un fiorellino azzurro dicendo:
– Ogni giorno vieni ad osservarlo quanto è cresciuto. Misura la sua evoluzione con l’ontometro e sappimi dire quali leggi fisiche hai scoperto!

Aristide non sapeva cosa fosse l’ontometro, ma siccome non voleva farsi vedere ignorante, non gli chiese spiegazioni.
Si salutarono, e subito andò tra le sue enciclopedie per verificare cosa fosse l’ontometro, ma inutimente.
Ogni giorno, comunque, controllava il livello di crescita del fiorellino.

Poi tornò dal saggio.
– Ho osservato attentamente ogni giorno la crescita del fiore
– Affermò Aristide
– Hai adoperato l’ontometro? – chiese Elia
Aristide era un po’ imbarazzato e dovette confessare che non era riuscito a trovare nuove leggi fisiche.
– Quindi ammetti che non ci sono leggi fisiche che provino l’esistenza di quel fiore? – aggiunse Elia
– In un certo senso sì. – dichiarò tra i denti Aristide.

Tornato a casa poi si ricordò che che il termine “ontometro” contiene parole greche che significano pressapoco “misuratore dell’essere”.
Pensava che forse il saggio aveva ragione : chi potrebbe dire per quale ragione esistesse quel fiore o qualsiasi altra cosa della vita?
E da quel giorno fu meno scettico.
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