Basta poco per smascherare la debolezza dei forti

Nella scuola superiore di una cittadina un po’ lontana, una classe terza era divenuta ingestibile. Riccardo, denominato “Rocky” era ormai il leader indiscusso: nulla si faceva senza il suo consenso. Se decideva di consegnare il compito in bianco, quasi tutti dovevano farlo. Se la temperatura dell’aula era inferiore ad un grado, proclamava lo sciopero e quasi tutti si astenevano dalle lezioni. Se decideva di boicottare la lezione disturbando l’insegnante con versi e scherzetti, quasi tutti aderivano al piano.

Franco, un adolescente coraggioso e pieno di buona volontà, non era invece d’accordo e per questo veniva continuamente preso in giro e ingiuriato. Spesso si sentiva dire “lecchino”, ma lui continuava per la sua strada facendo giornalmente il suo dovere, preparandosi per i compiti, rispettando sinceramente gli insegnanti e cercando di essere sempre puntuale.

Dopo diversi tentativi falliti, l’insegnante di italiano ebbe un’idea: propose alla classe di chiamare un esperto sociologo che avrebbe trattato un interessante tema dal titolo: Il più forte.
Quasi tutti guardarono Rocky che annuiva con un sorriso beffardo. La proposta fu accettata.

Il giorno dopo l’insegnante si recò da Elia spiegandogli la situazione. Il saggio accettò.
Il giorno prestabilito entrò in aula accompagnato dall’insegnante, salutò e poi stette per un momento a fissare la classe. Intuì subito la dinamica del gruppo.

Poi prese a parlare:
– Oggi vi voglio dimostrare chi tra di voi è il più forte.
Segnando con il dito Rocky, gli disse :
– Per ora tu non hai bisogno di saperlo, pertanto puoi uscire! Rientra solo quando te lo dirò.
Subito Riccardo uscì con fierezza e baldanza.
Rivolgendosi a Franco gli disse:
– Neanche tu hai bisogno di saperlo per ora. Esci e rientra quando te lo diremo!
Franco uscì un po’ perplesso.

Dopo un po’ il saggio estrasse una monetina dalla tasca e chiese loro:
– Che valore ha questa moneta?
Risposero coralmente: 1 centesimo!
– Vi chiedo di dire una bugia : voi tutti dite sempre ed a ogni costo di vedere una moneta da 2 centesimi. Ad ogni costo!

Elia fece entrare Riccardo, gli ordinò di fermarsi accanto alla porta ad una certa distanza da lui e, tenendo la monetina tra le dita con il lato relativo al numero coniato rivolto verso di lui gli chiese:
– Che valore ha questa moneta?
Riccardo strabuzzò gli occhi e dopo un po’ rispose con autosufficienza:
-Mi pare…un centesimo…sì è un centesimo…

Il saggio mostrò la moneta ai compagni facendo loro la stessa domanda e tutti in coro risposero:
– 2 centesimi!
– Siete sicuri? – domandò Elia.
– Sicurissimi! E’ una moneta da due centesimi!
Poi Elia la rimostrò a Riccardo, il quale sempre più incerto, disse:
– Mi sembra di vedere 1 centesimo…ma se lo dicono loro…forse…sì, sì… sono 2 centesimi!
– Puoi andare al posto, gli disse il saggio.

Poi chiamò Franco e fece altrettanto. Tutti affermavano con insistenza e con più accanimento di vedere 2 centesimi, anche quando venivano interrogati uno per uno.
Ma il ragazzo chiamato in causa continuava ad insistere:
– Io vedo una moneta da un centesimo! Non sarete certo voi a farmi cambiare idea!
– Sei proprio sicuro che sia così? Gli chiese Elia.
– Sicurissimo! Quella è una monetina da 1 centesimo!!!
E non c’era verso di fargli cambiare idea.
Il saggio lo mandò al posto e tenendo la moneta in alto, ben evidente, fissando i ragazzi ammutoliti, chiese:
– Allora…secondo voi chi tra i due è il più forte? Pensateci bene! Siate sinceri!

Poi il saggio Elia li salutò e se ne andò.
Da quel giorno l’insegnante riuscì ad ottenere maggior profitto in quella classe…

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Una lezione di vita


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