E’ molto salutare saper ridere anche di se stessi

Giacomo, un tranquillo impiegato di una piccola città, amava raccogliere barzellette, seguire spettacoli comici, scambiare battute con i suoi amici. Si riteneva anche un “credente”. Per un periodo, però, fu bloccato da alcuni dubbi: non riusciva a conciliare l’humour con le sue convinzioni religiose. Pensava che l’Onnipotente non fosse contento di chi scherza spesso e tende più a ridere che a piangere.

Decise di recarsi dal saggio Elia e cominciò ad esporgli il suo problema, ponendogli diverse questioni, tra le quali anche il fatto che i testi sacri delle religioni non riportano battute od episodi scherzosi.
Il saggio lo fissò con un sorriso. Poi gli chiese:
– Dio ci vuole contenti o scontenti?
Giacomo si meravigliò della domanda così ovvia e rispose:
– Certo che contenti! –
– L’allegria può essere espressa in tanti modi. L’importante che provenga dalla gioia interiore! – Dichiarò Elia. Poi aggiunse:
– La gioia interiore è un vizio o una virtù?
– Chiaro che è una virtù! – rispose con autosufficienza Giacomo.
– Da chi provengono tutte le virtù? – Domandò il saggio.
– Da Dio, naturalmente! – Esclamò Giacomo
– Convieni che tutto ciò che esiste proviene dal medesimo Creatore? – Gli chiese Elia.
– Certo! – interloquì Giacomo, pensando alla banalità delle osservazioni del maestro, il quale era ritenuto tra i più saggi della terra.
Il saggio Elia gli disse:
– Ora recati in città, non essere sbadato o superficiale, ma osserva attentamente ogni volto che incroci. Molto attentamente!
Giacomo fece come gli era stato raccomandato e dopo un po’ , illuminato, ritornò dal saggio esclamando:
– Hai ragione. Ho osservato attentamente numerosi volti e mi son reso conto che il Creatore ha veramente il senso dell’humour!


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