Dal libro di Carlo Climati I giovani e l’esoterismo, edizioni Paoline.
Il giornalista Aldo Maria Valli, nel suo libro “A noi la linea,” ha spiegato perché, tramite il piccolo schermo, le bugie passino più facilmente inosservate rispetto ad altri mass media: Una ricerca pubblicata dalla rivista inglese Nature lo ha dimostrato mettendo a confronto tv e radio. Alla radio… una persona che dice il falso viene individuata più facilmente che in televisione.
La spiegazione risiede nei meccanismi dell’attenzione: se utilizziamo un solo canale sensoriale(nel caso della radio è quello uditivo), la nostra capacità di concentrazione è molto elevata. L’ascoltatore, in questo caso, coglie anche le sfumature, come eventuali pause, inflessioni della voce, incertezze o ripetizioni che possono tradire chi vuole dare a credere qualcosa di falso.
Nel caso della tv, invece, il mentitore ha vita più facile, perché può distrarre lo spettatore. Mentre dice la sua falsità, può fare in modo che l’attenzione di chi assiste si concentri su uno sguardo, un sorriso, un particolare del suo abbigliamento. Non a caso, i maghi televisivi tendono a confondere con tutta una serie di trucchi che riempiono l’immagine: vestiti bizzarri, simboli ed oggetti esoterici, espressioni del viso e particolari gesti delle mani.
Perfino l’atto di mescolare e scoprire le carte ha un suo scopo “distraente” e rientra in una ritualità ben precisa. Pertanto, è necessario conoscere questi sistemi per non cadere nell’inganno, ed evitare di accettare l’invito di andare nello studio del mago, che potrà così avere maggiori strumenti per “legarvi” a lui.
Dal libro di Carlo Climati I giovani e l’esoterismo, edizioni Paoline.