Il laico assiste al matrimonio
Il compito di fungere da testimone ufficiale nello scambio del consenso matrimoniale è stato da secoli affidato al sacerdote. Tuttavia, non è compito che richieda l’Ordine sacro e neppure implica di suo competenza giurisdizionale. L’attuale codice di diritto canonico offre una grande innovazione quando dà la possibilità che tale funzione venga affidata, non soltanto a un diacono, ma anche a un semplice laico, uomo o donna, religiosa o religioso non chierico.
“Dove mancano sacerdoti o diaconi, il Vescovo diocesano, previo voto favorevole della Conferenza episcopale e ottenuta la facoltà della S.Sede, può delegare dei laici perché assistano ai matrimoni”(can. 1112, § 1).
Questo vale non soltanto dove la scarsità di ministri sacri è assoluta, come è appunto in terra di missione, ma potrebbe valere anche in altre circostanze in cui, a causa della lingua, i ministri sacri non possono comunicare con particolari gruppi di emigrati. In tal caso potrebbe essere scelto un laico di quel gruppo e venire a lui delegata la facoltà di assistere al matrimonio tra membri dello stesso gruppo.
I laici possono ricevere la delega sia per casi particolari sia in modo generale per tutti i casi che si incontrano nella stessa parrocchia o missione. Il laico va scelto tra persone rispettabili nella comunità cattolica e deve essere capace di preparare la celebrazione del sacramento sia per quanto riguarda le disposizioni d’animo degli sposi sia nell’esplicare le pratiche necessarie a questo scopo, nell’accertare lo stato libero dei contraendi e l’esenzione loro da impedimenti matrimoniali.
Infine deve sapere celebrare la liturgia del matrimonio. Non può però dispensare dagli impedimenti matrimoniali. Questa non è evidentemente una forma di clericalizzazione dei laici, ma la semplice conseguenza del battesimo che li ha innestati nel Corpo mistico di Cristo che è la Chiesa. I sacerdoti devono preparare i laici anche a questo ministero, convinti di non dover così rinunciare ad un compito di sola loro spettanza.
Giampaolo Thorel