22 Maggio 2001

Uomo

“O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?…Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!”(1Cor.6,19)
Perchè passiamo gran parte del nostro tempo senza considerare questo incredibile mistero? Siamo tempio dello Spirito Santo! E tale lo è il nostro prossimo, tutto il nostro prossimo! Come può abitare lo Spirito Santo nel mio corpo se non ne sono degno, se lo infango e lo deturpo con il mio egoismo e la mia apatìa? S.Paolo risponde: “non appartenete a voi stessi” . E’ una risposta convincente perchè nella realtà non possediamo alcuna parte del nostro corpo: tutto ci è stato dato e tutto è stato gettato nell’immenso gioco delle possibilità. Dobbiamo scegliere ma non abbiamo il diritto di soffocare la nostra interiorità con le banalità, altrimenti non glorifichiamo Dio nel nostro corpo. Una volontà pienamente conforme a Colui che ospitiamo dentro di noi: ecco quale è la vera libertà interiore!


L’universo non esiste solo fuori di noi, ma è anche dentro di noi. Ed è innanzittutto verso questo universo interiore che noi dobbiamo rivolgerci, perchè la strada che cerchiamo è questa. (M.Strumia)

Non c’è nulla di più grande e di più terribile che esistere in quanto individuo, vivere sotto il proprio controllo,solo nel mondo intero. (Kierkegaard S.)

L’uomo è un dio decaduto che si ricorda del cielo (Lamartine)

E se un essere, fosse pure il più piccolo del mondo, potesse venire interamente annientato, con esso perirebbe il mondo intero. (Schopenauer)


In tutto il regno animale non conosco altra famiglia di quella umana così fermamente e sistematicamente volta alla distruzione di se stessa (Thomas Jefferson)

Liberaci dal male. Dal male di rimanere scandalizzati nel non ritrovare l’uomo come ce lo figuriamo idealmente.(P.Albino)

Un uomo che ride non sarà mai pericoloso.(L.Sterne)

Il riso fu dato all’uomo perché ne usi e chi non ride mai non è un uomo. L’anima è una cisterna che si secca
se non è inumidita dal riso e dalla giovialità.(Vincenzo Gioberti)

Dalla maniera di ghignare, sogghignare, sghignazzare, ridacchiare, sorridere, ridere sotto sotto, arridere, sganasciarsi, sbellicarsi, scoppiare, crepar dalla risa si conosce un uomo.(Niccolò Tommaseo)


L’uomo è una specie mista. In ciò risiede la sua propria originalità e il principio stesso della sua vocazione e del suo destino. E’ follia volerne fare un dio o ridurlo a un animale. (Lavelle)

Dio non può volere che Dio, ma può volere, in qualche modo, moltiplicarsi. Può volersi vedere sotto molti volti, far procedere da sé come “altri dei”…(J.Guitton)