DOLORE

“Il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria..”(2Cor.4,17)
La tribolazione è il nostro vivere quotidiano, è l’insieme delle avversità, delle debolezze fisiche e psicologiche, dei nostri infiniti interrogativi, è la nostra assurda angoscia,la paura,lo sconcerto.
Possibile che non ci rendiamo conto della quantità smisurata di gloria che ci procura una piccola sofferenza?
Bisogna riflettere sulla nostra libertà. Una libertà “relativa”, ma pur sempre libertà. Noi abbiamo la libertà di scelta, legata alla volontà, che a sua volta è strettamente correlata alla coscienza. Un atto di libertà puro è un atto divino perchè partecipe della Coscienza infinita.
Una sofferenza accolta liberamente nella fiducia che essa non andrà comunque dispersa nel piano divino, glorifica Iddio molto di più di ciò che la nostra povera mente possa immaginare.


Le prove devono produrre nelle anime vostre un risultato determinato: se vedete che la prova cessa fatevi padroni della virtù che veniva a insegnarvi e praticatela. Così se tu farai una parte di penitenza nella tua vita, io non avrò da mandarti malattie che suppliscano alla mortificazione negletta. (Gesù a Suor Maria della Trinità)

L’incomprensione altrui è una specie di silenzio benefico, indispensabile alla salute di molti. Bisogna accoglierla come una grazia. (Gesù a Suor Maria della Trinità)

Gli uomini hanno torto a considerare il dolore come se fosse il peggiore di tutti i mali, e a pensare solamente ad abolirlo. Esso ci rende sensibili al male più che essere esso stesso un male. E per questa stessa sensibilità esso ci rende ancora partecipi dell’essere e del bene… Forse, osiamo dirlo, la nostra più grande umiliazione è quella, in presenza di certi mali che ci vengono scoperti dall’intelligenza, di restare indifferenti… E’ la sofferenza che dà ad ogni essere le più strette comunicazioni con il mondo e con se stesso…E’ il dolore che approfondisce la coscienza, che la scava, che la rende comprensiva ed amante. Grazie alla sensibilità il mondo intero cessa di esserci indifferente ed estraneo: acquista con noi una specie di consustanzialità; il nostro corpo ne risulta legato per mezzo di fibre così segrete che non una di esse può essere toccata senza che noi ne siamo totalmente scossi.(L.Lavelle)

Quelli che non hanno bisogni sono ordinariamente molto più bisognosi di coloro che ne hanno(G.Leopardi)

Di minuto in minuto si può sopportare molto. (S.Teresa di Lisieux)

Fino a quando non amiamo Dio in modo perfetto, tutto ciò che è al mondo sarà in grado di recarci dolore. (T.Merton)

L’angoscia che troviamo nelle creature appartiene al disordine del nostro desiderio, che cerca nell’oggetto del nostro desiderio una realtà più grande di quella che esso realmente possegga, una pienezza maggiore di quella che esso possa darci. Invece di adorare Dio attraverso il Suo creato, noi cerchiamo sempre di adorare noi stessi nelle creature. (T.Merton)

Mille morti, le più atroci, ben poca cosa costituirebbero di fronte a questa croce inviatami da Dio (le stigmate) e che mi accompagnerà sino al termine del mio viaggio. (Padre Pio)

Finché si vuole il male che soffre, non é più un male. Perché farne un vero male cessando di volerlo? (Lavelle)


E’ il dolore che dà all’uomo la certezza più acuta della sua esistenza separata. (L.Lavelle)


Siccome conosciamo la nostra insufficienza solo perché possediamo un’aspirazione che ci spinge a superarla, si può dire che la contraddizione è il fatto primitivo che permette alla vita dello spirito di nascere e di crescere. In una armonia perfetta la coscienza si spegne: essa ha sempre bisogno d’esser rianimata.Le difficoltà sono le prove senza le quali non potrà né vivere né accrescersi.(L.Lavelle)

Non c’è che una attitudine che dia al dolore un senso e quello vero, ed è di accettarlo, farlo nostro, chiedergli i mezzi per arricchire e approfondire il nostro essere interiore, cioè convertirlo in principio di gioia..(L.Lavelle)

Dio fa nascere le contraddizioni per darci l’esistenza, per permetterci, attraverso le prove ch’egli ci manda, d’essere gli artefici del nostro destino. Egli si dà e si nega a noi nello stesso tempo. Non ci attira che per respingerci. E’ il guardiano della nostra iniziativa personale. Non ci permette né quel difetto di fiducia che ci scoraggerebbe, né quell’eccesso di fiducia che potrebbe farci persuasi ch’egli agisce per noi. E’ un Dio taciturno. E’ segreto perché vuole che lo cerchiamo. Ma se si nasconde non è per dannarci, è per animarci.(L.Lavelle)


I dolori più sono veri e profondi, e più vanno consumati in solitudine e silenzio.(I.Montanelli)


Non aggravare l’infelicità degli uomini pensandone male.(Gotamo Budda)


Vorresti tu provare il piacere di vedere trionfare il bene senza aver lottato e sofferto per il suo trionfo? Tutti i miei amici furono perseguitati a causa di me. E’ su quanto è più utile alla tua anima, alla tua vita interiore che sarai spiata e criticata. (Gesù a Suor M.della Trinità)


Datemi lacrime per piangere la vostra Passione, fatemela meglio capire. (Gesù a Suor M.E. della Trinità)


Il nostro solo dolore, se dolore è possibile, è nella consapevolezza che viviamo ancora fuori di Dio. (T.Merton)


Vi sono delle anime che respingono le mie parole, che non credono alla mia divinità, ma che si comportano con il prossimo come io ho fatto. Mia cara figliola, esse appartengono alla mia famiglia; sono i miei quelli che operano come io ho operato. Vi sono invece delle anime che credono alla mia divinità e a tutte le mie parole, che professano di servirmi, ma che non trattano con il prossimo così come io trattavo. Queste anime mi hanno donato la loro vita, ma non il loro cuore. Il loro cuore resta chiuso alla gioia. E’ per questo che la mia misericordia le colpisce talvolta con grandi pene onde strapparle dagli stretti limiti di cui si accontentano. (Gesù a Suor M.E. della Trinità)


L’anima che resiste soffre e si sfinisce in questa sua resistenza, e siccome non è fissata a me, la sua sofferenza non è quella che espia e produce un aumento di amore.
Vi sono tante sofferenze mal dirette e perdute. Esse rimangono soffocate entro i vostri limiti umani. (Gesù a Suor Maria della Trinità)

Fammi dono…di ogni parola superflua che tacerai…di ogni fatica, sofferenza, che gli altri non indovineranno, che tu nasconderai, per darmi una prova del tuo amore, e perché io ho tanto bisogno dei tuoi doni! (Gesù a Suor Maria della Trinità)