L’arte non consiste tanto nel trovare, quanto nel fecondare quello che la natura propone. La natura si limita a dare i germi: tocca a noi portarli alla fruttificazione.(J.Guitton)
L’arte comincia e finisce con l’arte: non ha una causa, non ha un fine.(Courbet)
Il bello é sempre bizzarro.(Baudelaire)
Il bello non é una categoria formale a sé, lo si può individuare in tutto ciò che esce dal consueto, dal normale, dalla media. Perfino il comico e il brutto, portati all’eccesso, diventano belli.(Baudelaire)
Bisogna trattare la natura secondo il cilindro, la sfera, il cono, il tutto messo in prospettiva.(Cezanne)
Il quadro non rappresenta, é.(Van Gogh)
Sono convinto che non avrei mai osato parlare di Dio se non avessi pregato a lungo sulle note del Graduale gregoriano.(F.Varillon)
Il silenzio é sorgente e fine dell’arte. Silenzio all’origine e silenzio al termine. Bisogna seminarlo nel cuore degli uomini. Questa é la missione dell’artista, a meno che non ceda al piacere della ciarlataneria estetica, della “molle ginnastica callistenica”. Poiché se il silenzio é solitudine, é anche comunione…Dunque, il silenzio é già musica. E’ già una nota. Nota all’inizio unica, frontiera della musica e del silenzio.(F. Varillon)
La scultura deve far emergere l’uomo dalle tenebre che costituiscono l’ambiente dell’esistenza quotidiana, un’esistenza chiusa e spenta. Così l’uomo nasce nuovamente. Con l’argilla impastata dalla mano ricreatrice dispongo un’altra forma di esistenza nella quale il corpo entra in relazione con lo spazio intero.(Rodin)
L’arte moderna differisce da quella classica perché evita di riprodurre un essere solitario, circondato d’ombra e di vuoto. Essa restituisce all’essere vivo il suo proprio spazio, il suo posto con la totalità dell’essere; e quello che noi chiamiamo “bellezza” non é altro che il presentimento e l’abbozzo di quella situazione della parte in seno al tutto, promessa ma non ancora compiuta.(Rodin)
L’astrazione svuota il simbolo e produce il segno, mentre l’arte fugge il segno e nutre il simbolo. (J.Chevalier)
Il simbolo si distingue essenzialmente dal segno soprattutto perchè quest’ultimo è una onvenzione arbitraria che lascia estranei gli uni agli altri il significante e il significato (oggetto e soggetto) mentre il simbolo presuppone omogeneità fra significante e significato nel senso di un dinamismo organizzatore. (J.Chevalier)
Il silenzio, sorgente e fine dell’arte. Silenzio all’origine e silenzio al termine. Bisogna seminarlo nel cuore degli uomini. Questa è la missione dell’artista, a meno che non ceda al piacere della ciarlataneria estetica. Poiché se il silenzio è solitudine, è anche comunione. (F.Varillon)
L’arte è un appello al quale troppi rispondono senza essere chiamati. (Leo Longanesi)