Consigli per chi è troppo scrupoloso
Perché hai la pretesa di sentirti perfetto davanti agli occhi di Dio? Non sei perfetto. Sei infinitamente fragile. Il sentirsi perfetto è un’insolenza. Anche se ti sei confessato e senti in te una specie di pace interiore, ciò non vuol dire che sei migliore di prima. Ti sono stati perdonati i peccati che hai accusato.
Ma la vita continua con le sue fragilità e appena vieni messo alla prova inciampi subito. Lo sa bene il Creatore che in suo Figlio ha voluto formulare per noi la preghiera del Padre nostro :”non ci indurre in tentazione”. La sensazione quasi inconscia di “perfezione” deriva da una presunzione e da una vanità senza limiti, legate estremamente al proprio ego. Non appena cadi in qualche mancanza di cui non sai valutare la gravità, nel dubbio chiedi perdono al Padre attraverso il Figlio. Non serve correre subito al confessionale: devi essere certo della bontà del Dio misericordioso che è felice non appena abbiamo la consapevolezza dei nostri limiti, perché essa è un primo passo verso la conversione interiore.
Quel senso di disagio che avverti subito dopo la presunta colpa è provvidenziale, ma non deve diventare patologico perché altrimenti scoraggerebbe l’azione e ti rinchiuderebbe ancora più su te stesso. Devi imparare a liberarti dall’ossessione della colpa inabissandoti con fiducia nell’infinita magnanimità del Dio Padre, il quale conosce ogni nostro pensiero e ogni più piccola reazione di fronte agli eventi. Se ti ha messo alla prova non è per saggiare la tua fedeltà: Egli già aveva previsto tutto e ha già presente l’intero arco della tua vita.
Ti vuole solo aiutare nel cammino dell’autoconoscenza, affinché tu possa superare l’egoismo e amarLo di più. Egli desidera che tu sia proiettato verso il Regno dei Cieli. Se ti sofferimi eccessivamente sulle tue colpe, dimenticando la grandezza della sua Misericordia, manchi di fiducia nei suoi confronti: qualsiasi padre ne rimarrebbe dispiaciuto: figurati il Padre dei padri!
Se dubiti della colpa, tieni certo di non aver peccato…non confessarti di una colpa se non puoi giurare di averla commessa…nel giorno in cui deciderai di non confessare più i tuoi presunti peccati, ti sarai liberato dai tuoi scrupoli e dalle tue angosce.(Bersini, p.34)
Pier Angelo Piai
GUARDATI DAGLI SCRUPOLI (La Sapienza del Vangelo, Francesco Bersini, ed Ancora MI, p.34)
Guardati dagli scrupoli che ti impediscono di camminare nella via della perfezione.
Gli scrupoli sono una aberrazione del giudizio della tua coscienza che generano nel tuo animo il timore di aver commesso o di star per commettere una colpa. Forse ti sei creato un’immagine distorta di un Dio terribile e vendicativo e non quella di un Dio che ti ama anche quando tu sbagli. Non considerare Dio un tiranno. Sentiti sì peccatore ma anche perdonato.
Se invece di ripiegarti continuamente su te stesso, fossi piu preoccupato dell’offesa fatta ai fratelli e alla bontà di Dio, quanto più facilmente potresti superare le tue ansie.
Vai alla ricerca ossessiva di una purezza morale che ti liberi da una colpa che ti è sconosciuta e pensi di raggiungere con le sole tue forze l’ideale dell’innocenza assoluta; mentre al contrario dovresti accettare con umiltà la salvezza che Dio gratuitamente ti offre.
Forse sei scrupoloso in piccole cose, e della tua disobbedienza al tuo direttore spirituale non te ne fai scrupolo. Sei ossessionato da un immotivato senso di colpa e non ti preoccupi del tormento che con le tue fisime infliggi a chi ti sta accanto.
Fatti scrupolo di non darti la forza di vincere i tuoi scrupoli. Ricordati che altro è sentire, altro è acconsentire, e che per peccare gravemente si richiede la piena avvertenza della mente e il deliberato consenso della volontà.
Se la tua volontà è contraria all’offesa di Dio, non temer di peccare.
Se dubiti della colpa, tieni per certo di non aver peccato. Vinci quell’esagerato sentimento di colpevolezza; allontana da te il dubbio e l’angoscia; supera quella continua insoddisfazione dei tuoi esami di coscienza che ti porta a ripetere senza fine le tue confessioni.
Non confessarti di una colpa se non puoi giurare di averla commessa. Abbi fiducia in chi dirige la tua anima e ubbidiscigli alIa cieca, perché solo allora potrai riportare aiuto.
Fa’ molto conto di cio che egli ti dice in confessione poiché in quel momento tiene il luogo di Dio. Convinciti di essere conosciuto e accettato fino in fondo.
Nel giorno in cui deciderai di non confessare più i tuoi presunti peccati, ti sarai liberato dai tuoi scrupoli e dalle tue angosce.