dal Messaggero Veneto del 17/05/2002
Si concluderà domani a Codroipo il ciclo omaggio del Forum di Aquileia a padre David
Si concluderà domani, con due appuntamenti di rilievo – un convegno e una serata di poesia – il vasto programma pensato e organizzato dal Forum di Aquileia per il decimo anniversario della scomparsa di Padre David Maria Turoldo.
Come si ricorderà, le manifestazioni hanno avuto il loro inizio a dicembre, proprio nella casa natale di Turoldo, a Coderno di Sedegliano, e hanno approfondito, con una serie di convegni, spettacoli e varie celebrazioni i molteplici aspetti della personalità del grande monaco friulano.
Gli organizzatori hanno voluto che avessero simbolicamente la loro conclusione nella sua terra d’origine. Sia il convegno, sia la serata di poesia si svolgeranno, infatti, a Codroipo nella sala della Biblioteca comunale e si collegheranno alla presentazione del libro Turoldo e Gli ultimi, edito da Federico Motta editore e ealizzato con la spinta del Progetto integrato cultura del Medio Friuli con il sostegno della Provincia di Udine, della Regione e della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone.
La giornata dedicata a Turoldo comincerà alle 10 con un convegno che analizzerà approfonditamente il tema della Civiltà contadina tra passato e futuro. Interverranno Gian Paolo Gri, ordinario di antropologia culturale, e Furio Bianco, ordinario di storia, entrambi docenti all’Università di Udine.
Atteso anche l’intervento della poetessa Novella Cantarutti che offrirà una sua personale testimonianza su Turoldo insieme ad alcuni contributi inediti che riguardano la figura del grande prete di Coderno.
Inserita nel convegno sarà, come abbiamo detto, la presentazione del libro Turoldo e Gli ultimi, che raccoglie le fotografie di scena fatte da Elio Ciol sul set del film Gli ultimi, girato nel 1962 e recentemente riproposto nella sua versione integrale restaurata.
A questo appuntamento che occuperà la prima parte della giornata dedicata a Turoldo saranno presenti, oltre a Elio Ciol, diversi protagonisti di quella suggestiva avventura cinematografica che, peraltro, ha segnato un profondo ripensamento dei rapporti tra Turoldo e il suo Friuli che, grazie alle pretestuose polemiche coltivate sulla stampa locale, non comprese il senso di questa pellicola senza indulgenze deamicisiane contestandolo fortemente e accusandolo di aver esposto una versione impresentabile della realtà friulana.
Una valutazione sommaria che la contemporanea rilettura di quell’evento consegna gli incogniti denigratori di quell’opera al limbo della faziosità.
Ma il “Quo vadis Friuli”, come titola il suo intervento tra le pagine introduttive del libro Nino Verginio Rodaro, è l’interrogativo che ancora domina il ragionamento sulla fin troppo rapida trasformazione di una comunità dall’anima millennaria, essa stessa giacimento di valori arcaici profondamente legati alla terra, alle sue stagioni ed anche alle sue insostenibili durezze, in un confuso, anonimo e acritico elemento del sedicente grande villaggio globale.
Il convegno di sabato riprenderà questa riflessione per sollecitare il Friuli – come ricorda Nicolino Borgo – a misurarsi «con un passato di cui scandagliare i valori, che si confronti con la positiva o negativa discontinuità di un presente che si impone con una forza e una rapidità ieri inimmaginibili, che si prepari con serenità a un futuro che inquieta, per la difficile integrazione tra un passato improponibile alle nuove generazioni per la sua ripetitiva fissità e un presente rapido, vorticoso, divoratore, forse irrimediabilmente privo di radici».
Sono molti gli spunti che la ricca prefazione del libro proporrà ai partecipanti dell’incontro di Codroipo. Le firme sono, infatti, tutte di prim’ordine: quella del noto biblista Gianfranco Ravasi (Torniamo, amici, ai giorni del rischio), di Carlo Sgorlon (La casa nell’opera di David Maria Turoldo), di Morando Morandini (Tre amori e un film intempestivo), di Nino Verginio Rodaro (Quo vadis Friuli?), di Marta Mauro (Rivedendo Gli ultimi), di Sabrina Baracetti (Storia di un film sul Friuli contadino) e dell’indimenticato Riedo Puppo, da poco scomparso, che qui consegna la sua ultima testimonianza sotto il titolo I Prins. Molto intense, poi, in apertura del libro le annotazioni e le memorie che Nicolino Borgo raccoglie sotto forma di intervista fatta a Elio Ciol.
Non meno suggestiva sarà la serata dedicata alla poesia di David Maria Turoldo intitolata Miei versi dettati dalle pietre, che si terrà di sera, alle 21, sempre nella Biblioteca comunale di Codroipo. L’avvenimento rinnoverà quei momenti di intensa spiritualità lirica che, partendo dalla toccante serata nella casa natale di Turoldo a Coderno di Sedegliano ha raccolto, nelle diverse tappe nelle quali è stato presentato, un grande apprezzamento di critica e di pubblico.
Affidata alle splendide voci dei bravissimi attori teatrali Werner Di Donato e Saverio Indrio, la lettura sarà accompagnata dall’arpa di Mariateresa Bazzaro e dal flauto di Tiziano Cantoni.
Un’occasione per condividere le profondità di Turoldo che attraverso la poesia animano la sua innamorata ricerca di Dio, la sua sensibile condivisone del dolore degli ultimi e l’esigente necessità di rispondere con coerenza alla rigorosa interpellanza della fede.
B.L.