SAN BONAVENTURA DA BAGNOREGIO  (da “Itinerarium mentis in Deum“)


Nessuno
può giungere alla beatitudine se non trascende sé stesso, non con il corpo, ma
con lo spirito. Ma non possiamo elevarci da noi se non attraverso una virtù
superiore. Qualunque siano le disposizioni interiori, queste non hanno alcun
potere senza l’aiuto della Grazia divina. Ma questa è concessa solo a coloro
che la chiedono con fervida preghiera. È la preghiera il principio e la
sorgente della nostra elevazione. Così pregando, siamo illuminati nel conoscere
i 3 gradi dell’ascesa a Dio:

 

1)
Il grado esteriore: è necessario che prima consideriamo gli oggetti corporei,
temporali e fuori di noi, nei quali è l’orma di Dio, e questo significa
incamminarsi per la via di Dio

 

2)
Il grado interiore: È necessario poi rientrare in noi stessi, perché la nostra
mente è immagine di Dio, immortale, spirituale e dentro di noi, il che ci
conduce nella verità di Dio

 

3)
Il grado eterno: occorre elevarci a ciò che è eterno, spiritualissimo e sopra
di noi, aprendoci al primo principio, e questo dona gioia nella conoscenza di
Dio e omaggio alla Sua maestà

 


L’una
si riferisce alle cose esteriori, e si chiama animalità o sensibilità; l’altra
ha per oggetto lo spirito, rivolto in sé e a sé; la terza ha per oggetto la
mente, che si eleva spiritualmente sopra di sé.


Tre indirizzi che devono disporre
l’uomo a elevarsi a Dio, perché l’ami con tutta la mente, con tutto il cuore,
con tutta l’anima