Cosa vuol
dire “arricchirsi” davanti a Dio? (Lc 12, 13 – 21)
Se volgo
lo sguardo al passato, mi sono arricchito?
Sono
arricchito di povertà, perché una volta non avevo la percezione di essere
lontano, invece ora mi sento lontano da Lui nel senso che c’è un’immensa
sproporzione tra me e Lui.
Forse la
ricchezza consiste nel sentire e soffrire questa sproporzione che cresce a
misura che Egli si fa conoscere. Non c’è altro modo di diventare ricchi davanti
a Lui.
Infatti
se Egli non si manifesta o non lo cerchi con curiosità prima e poi con amore,
ti sembra di essere abbastanza ricco perché osservi la regola, la legge, ti
senti buono, ma è una ricchezza fasulla, è una illusione.
Mentre,
quando lo hai trovato, tutto è alla rovescia: sei povero, ma ugualmente e proporzionatamente
alla tua povertà sei ricco perché l’hai trovato, e trovandolo riconosci la tua
piccolezza, e la tua precedente ricchezza viene confusa e arrossisce.
(p. Albino Candido, Diario di un pellegrino carnico
p.327)