18 Aprile 2003

Rendere gloria Dio

Dio si è fatto uomo e nel suo Figlio ha patito enormemente per obbedienza al Padre.
Chissà quante volte durante la vita terrena si sarà chiesto il “perché”!

“Rendere gloria a Dio…Non v’è altra ragione dell’esistere e del vivere: rendere gloria a Dio” (p.Albino p.124) Gesù ha reso gloria a Dio per tutta la sua vita, sino all’ultimo. Era in strettissimo contatto con il Padre che Egli amava pregando, colloquiando ed operando per Lui. Egli amava tutti nel Padre, per darGli gloria.

L’unico scopo essenziale della sua vita era proprio questo : amare il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente fino al sacrificio estremo, senza poter capire i motivi umanamente più intrinseci.
In questo modo Dio si è reso infinitamente più amabile. Chi può sinceramente affermare di non essere attratto da un amore così puro e disinteressato? Gesù amava tutto e tutti nel Padre. Unico suo scopo era quello di fare la sua volontà, anche se risultava incomprensibile ogni calice amaro, assurdi ogni evento e contrarietà.
In unione con Gesù Cristo, la nostra vita dovrebbe dare gloria a Dio.

Ogni nostro pensiero e gesto dovrebbero dare gloria a Dio. In special modo quando:

– Facciamo il nostro dovere quotidiano nella fatica e senza alcuna gratificazione.

– Non viene compreso il gesto di solidarietà

– Nonostante l’assurdità della vita, continuiamo ad accettare la volontà di Dio.

– Veniamo calpestati e sopraffatti dagli altri e non ci ribelliamo.

– Accettiamo le nostre enormi fragilità reiterate confidando nell’infinita misericordia di Dio

– Cerchiamo di vivere il più onestamente possibile senza sfruttare od ingannare gli altri

– Nonostante l’oscurità della fede continuiamo a credere nell’infinito amore di Dio

– Cerchiamo di aiutare il prossimo senza un tornaconto

– Ci mettiamo in discussione ogni giorno accettando con coraggio quello che siamo.

– Cerchiamo di superare faticosamente i pregiudizi e gli schemi mentali che tengono prigionieri la nostra mente ed il nostro cuore.

– Non teniamo conto delle offese e dell’indifferenza di coloro che abbiamo beneficato.

– Cerchiamo di non lasciarci travolgere dalle passioni devianti della vita terrena

– Doniamo il nostro tempo prezioso a Dio nella preghiera e nella meditazione

– Nonostante i numerosi momenti di aridità spirituale il nostro pensiero desidera immergersi nel mistero trinitario
Diamo gloria a Dio pensando a come ha operato Gesù durante la vita terrena, soprattutto negli ultimi momenti della passione, morte e resurrezione.

Anche noi siamo crocifissi con Lui, come il ladrone che ha dato gloria a Dio riconoscendo la sua innocenza, primo passo per spalancare le porte del proprio cuore all’amore travolgente di Colui che ha voluto redimerci nel più assoluto disinteresse…

Pier Angelo Piai