NEL CASO DI UNA COMPULSIONE RECIDIVA:
Nella nostra vita ci sono situazioni in cui avvertiamo una tendenza a perdere il controllo su alcune compulsioni e di cui non riusciamo a focalizzare il meccanismo più intrinseco.
Ci sono alcuni aspetti da considerare per poter ottenere una maggiore serenità interiore:
COSCIENTIZZAZIONE:
Individuare i condizionamenti mentali è uno dei risultati più importanti che si possa ottenere quando cerchiamo di comprendere i dinamismi della nostra mente.
FASCINAZIONE : Cercare di conoscere il meglio possibile il meccanismo dell’autofascinazione che è dovuto a molte concause risalenti sin dalla più remota infanzia. Poi si può procedere gradualmente al disincanto.
POSSIBILISMO : Individuare come funziona la mente nei casi in cui si crea una piccola nicchia trasgressiva in alternativa al rigore morale ed etico imposto. La volontà non ha ancora accettato l’opzione, però nemmeno la esclude allorché è abbagliata dal meccanismo di fascinazione.
PROIEZIONE : Attraverso la rievocazione dei precedenti momenti trasgressivi è bene evidenziare in modo prioritario le reazioni conseguenti ad essi. Gran parte delle azioni che riteniamo trasgressive sono dovute anche alla fretta di voler consumare l’atto in sé, convinti di trovare un sollievo alla compulsione che fa degenerare il sistema “etico” introiettato dalla nostra assimilazione educativa e culturale ereditata.
SOSTITUZIONE : Meglio non soffermarci troppo sulla compulsione in sé, anche se è un bene riuscire ad individuarne i meccanismi interiori. In molti casi può essere utile spostare l’interesse sul contesto per approfondire le concause e gradualmente far emergere l’aspetto positivo che soggiace.
Per esempio, se uno è affetto da sindrome di cleptomania, allora dovrebbe riflettere a fondo sul reale utilizzo dell’oggetto che vorrebbe possedere, per concludere che rischierebbe di esserne posseduto. Allora potrebbe valorizzare il senso del distacco…
Se uno ama l’erotismo anche più perverso, sposti l’attenzione sul suo aspetto più positivo: la creatività che lo genera e la gioia estetica che produce l’ammirazione, più che il possesso dell’altro.
Così per chi tende alla diffamazione, all’ozio, all’invidia, al potere ed al prestigio ecc.
Non è semplice, ma quest’orientamento potrebbe essere efficace, se lo vogliamo…
mondocrea