Testo tratto da un brano di p.Andrea Panont


Che dire, papà, di tanti riti, incensi, tonache, devozioni, ore e giorni di penitenze che arrischiano di impastoiarti in diaboliche presunzioni…..?! Che dire delle “tavole rotonde” e correnti teologiche; di tanti studi e discussioni; tematiche psico-socio-pedagogiche!.
Che dire delle tesi di laurea con specializzazioni teologiche sempre più profonde e piene di equivoche novità che tendono a illuderti e senza dubbio a sfiancarti in vani tentativi di chiarire e agevolare la conoscenza della deontologia del cristiano?  
Che dire, papà?!
Ma, papà, non è l’ amore la pista del Vangelo? Non è tutto semplificato se si incomincia ad amare il prossimo!?
Non è l’ amore il vincolo della perfezione? Non è l’amore il compendio di tutte le norme e di tutte le leggi?
Non è l’amore l’unico comando di Gesù?!!
Che ne dici, papà?!
È proprio vero, figlio mio; hai proprio ragione: amare è entrare in libertà; amare è sicuramente volare sopra le vicende di questo mondo; è solo l’amore la pista direttissima del vangelo.
Solo la radicalità dell’amore libera dalle reti del calcolo e svincola decisamente dalle strettoie dell’umano sapere; solo l’amore dona scioltezza e snellezza al volo della vita.
Chi da terra ammira la leggiadria del volo cristiano è affascinato dalla radiosità del sole; è rapito e attratto dalla nostalgia del cielo.  
“Da questo amore e solo da questo, tutti vedranno e si persuaderanno che siete miei”.