Sulle opere dei celebri artisti Enrico Marras ed Alido Puppo, scorre una musica elaborata appositamente da Pier Angelo Piai, la quale evoca sensazioni interiori difficilmente descrivibili.
L’abbinamento non è casuale…
COME AGISCE
Il parco dell’infanzia, i volti degli antichi compagni di classe, una
vecchia casa in campagna, una passeggiata notturna su una strada deserta
alla periferia di una città….. ricordi che appaiono evanescenti,
senza nitidezza o definizione, ma presenti con il loro carico di
mistero.
Questa musica agisce sul sistema nervoso centrale ed ha un effetto molto rilassante, soprattutto la sera.
Essa
dona delle sensazioni che evocano ricordi sedimentati nella mente sin
dall’infanzia, ognuno in base alle esperienze vissute.
In alcuni
ha anche il potere di ammortizzare gli effetti dolorosi dei numerosi
microtraumi psichici subiti in diverse circostanze della vita.
L’ascolto
non è impegnativo. Non ha ritmo e le vibrazioni donano un effetto
particolare sulla psiche legato alle profondità spazio-temporali del
nostro vissuto.
Ascoltandola tutto assume una nuova dimensione, anche i particolari a cui prima davamo poca importanza.
Le
persone trapassate hanno lasciato in noi certe impronte mnemoniche che
probabilmente sono rimaste assopite nell’inconscio. Questa musica fa
rivivere a tratti momenti relazionali o situazioni particolari che
appaiono più significativi e suggestivi.
E’ anche denominata
“diacronica” perché consente di attraversare il tempo con la mente
ricollocando il vissuto in un contesto emotivo e suggestivo particolare,
arricchendo così i contenuti della coscienza per una ricerca interiore
che spesso sottovalutiamo.
E’ “terapeutica” nel senso che
può essere una vera “cura” in quanto stimola la riflessione e la
meditazione in un clima prevalentemente calmo e tranquillo…
Con
questo sottofondo musicale si può rimanere in uno stato di meditazione
lasciando che i contenuti mentali scorrano in base alle sollecitazioni
ed alle associazioni personali che sono pressoché infinite…