Perché i defunti hanno bisogno anche delle nostre preghiere?
La nostra condizione terrestre è molto particolare. Lo dico in riferimento alla “condizione” relativa all’altra dimensione, quella che diciamo Aldilà.
In questa vita abbiamo lo spirito in un corpo fragile, soggetto a malattie e tentazioni di ogni tipo. Non riusciamo ad intravedere la meta finale con chiarezza ed il nostro cammino è seminato anche di molti dubbi di fede, anche a causa della nostra cecità.
Durante questo cammino facciamo fatica ad emergere dal fango del peccato, ma il Signore non ci lascia soli con le nostre forze: tramite lo Spirito ci dona dei lumi per orientare la nostra coscienza e ci ha elargito l’energia dei sacramenti che ci aiutano a procedere verso la luce.
Il Padre ci guarda con molta tenerezza perché sa quanto siamo fragili, sa benissimo che siamo plasmati dalla polvere, conosce la storia di ognuno e scandaglia il pensiero di tutti gli uomini.
La nostra vita terrena gli è preziosissima proprio perché, pur costellata di enorme fragilità, siamo destinati a diventare suoi Figli adottivi. Ognuno di noi si trova a dover scegliere tra il bene ed il male in ogni momento della sua vita.
Nell’aldilà molte anime intravedono la luce, pertanto non possono dubitare che ci sia l’altra dimensione e che ognuno di noi è destinato alla pienezza in Dio. Si stanno purificando nella volontà perché durante la vita terrena vari attaccamenti e vizi oscuravano o affievolivano il desiderio di Dio e quindi l’amore per Lui.
Dio non può forzarci ad amarLo perché è un atto libero, pertanto le anime del cosiddetto “purgatorio” si rendono conto che Lui è la Verità ma non riescono ancora ad entrare nella perfetta unione con Dio. La loro volontà è come offuscata dalle imperfezioni precedenti. Soffrono perché vorrebbero raggiungere in pienezza la luce.
Noi, appartenenti a questa fragile dimensione spazio-temporale, in ogni momento possiamo effettuare delle scelte e riacquistare, se vogliamo, la grazia di Dio attraverso i sacramenti e le buone azioni. Ogni nostro atto finalizzato ad amare Dio ed il prossimo è preziosissimo e non andrà mai disperso.
Le preghiere, ad esempio, possono costituire degli autentici momenti di grazia in quanto attraverso esse noi doniamo il nostro tempo a Dio, pensiamo a Lui, ci occupiamo di Lui e lo riconosciamo come il nostro Creatore e Signore.
Questo per Dio non è poco : una creatura limitata che lo riconosce e lo loda, pur senza poterlo vedere, lo glorifica ed attira il suo sguardo.
In virtù della comunione dei santi, Dio unisce le offerte di ogni creatura a quelle del suo Figlio Gesù, distribuendole anche ai trapassati che si trovano nello stato di purificazione, i quali vorrebbero entrare nella pienezza del Regno, ma non hanno la possibilità di donare quei meriti appartenenti a coloro che vivono ancora nella dimensione terrena.
Pier Angelo Piai