Da uno scritto del poeta Maurizio Basso...

La vita è tanto breve e tanto grigia che cercare il mezzo per goderla è un punto fermo per chi non si pone altri obiettivi.
Ma ecco il fatto discordante… il godere è una forma effimera. Ti può essere tolto in qualsiasi momento, senza che tu lo possa impedire.
Tutto ciò che può apparire normale in quel godere, scompare; di quel godere non rimane altro che il rimpianto… il nulla.
Il tentativo di godere fuori di noi non porta nessun frutto, rendendo sterile la coscienza.
Qui, proprio la coscienza si accende quando il tutto rivela l’inconsistenza di una visione superficiale della vita.
Vedere la vita, il mondo e, di conseguenza, se stessi con altri occhi diviene, per me, il tentativo di reiterare la richiesta di quell’equilibrio… ragione, spirito, sentimento, sono lì a confessare una dimensione da integrare, un modo di condurre la visione dell’esistenza su nuovi sentieri, senza per questo ignorare la realtà, anzi.
Dunque, il valore della vita non può altro che risiedere su un rapporto ben diverso dell’esistenza; un rapporto che immerge le sue radici alle fonti di quell’essere  che risiede in me… dall’amore che esso viene attraverso un dialogo interiore.
L’amore per la vita sboccia dalla coscienza di sé.

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a cura di http://mondocrea.it