Non aver paura di scoprire quello che sei e non giudicare subito ciò che ti sembra il bello ed il brutto, o il buono ed il cattivo. Osserva la tua mente e basta.

Sii un attento osservatore della tua mente e delle tue reazioni. Anche dopo aver compiuto un’azione, osserva l’azione e cerca di capire con sincerità da cosa è scaturita e come la tua mente l’ha concepita.

Scoprirai dinamismi egoistici ed altruistici, ma questo non ti dovrebbe turbare.

Tu sei quello che sei. In te c’è il precipitato del mondo intero. Quando osservi le fragilità e i difetti degli altri, ricordati che in te coesistono aggressività e dolcezza, cattiveria e bontà, orgoglio ed umiltà, crudeltà ed innocenza. Si tratta solo di individuare chiaramente queste tue  caratteristiche e far emergere quelle che la tua coscienza ritiene utili e positive per la tua vera auto-realizzazione, in sintonia con la volontà di Dio.

Ma come faccio a sapere quale è la volontà di Dio? Chiara Lubich sostiene:
“Ci sono tante cose che dicono la volontà di Dio: alle volte i comandamenti, le circostanze, i superiori, i propri doveri di stato come madri, come impiegate, come… qualche volta anche la voce della coscienza.. “(Chiara Lubich)

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a cura di http://www.mondocrea.