Cantiamo inni e lodiamo il Signore! Egli è buono e noi non ce ne rendiamo conto. Ci perdona anche l’ingratitudine. Per poter ammirare l’opera del suo creato bisogna avere lo sguardo puro, fanciullino, innocente. Una mentalità utilitaristica non può essere anche contemplativa. O Dio o mammona. Il lavoro di conversione interiore è veramente una metanoia”, un cambiamente radicale di mentalità, di punto di vista…
E’ necessario porre il regno dei Cieli al primo posto nella gerarchia dei nostri valori. Allora tutto viene utilizzato da noi per raggiungere quel fine, il resto è un “sovrappiù”. Dio è ricco di grazia per chi lo cerca con cuore sincero. Bisogna farne esperienza. E’ necessario prendere coscienza che già ora Egli ci sta dando il sovrappiù, anche se il Regno non è ancora per noi una priorità.
La presa di coscienza sincera ci porta alla gratitudine e quindi ci incanala verso l’amore per Dio, il quale ci ha creati dal nulla e ci ha sostenuti fino a questo momento.
Non per niente Maria, sua madre, esclama : “L’anima mia magnifica il Signore, il mio spirito esulta di gioia in Dio mio salvatore.. Maria inizia con la riconoscenza per poi mettere al mondo l’uomo nuovo,
Quando la preghiera di ringraziamento comincerà a sgorgare spontanea dal nostro cuore, vedremo il miracolo : cominceremo ad interessarci su tutto ciò che riguarda il Signore e quello che ha generosamente fatto per noi. Nasce tra noi e Lui un vero dialogo d’amore. Lui ci cerca e noi lo cerchiamo. Egli si fa vivo attraverso eventi e persone, oltre alla natura.
Non andiamo a cercare la felicità chissà dove! Essa si trova dentro di noi, se lo vogliamo. Chi accetta il regno dei Cieli fa volentieri qualsiasi cosa, anche quella che considerava prima la più banale, purché secondo la volontà di Dio.
Moltissimi girano il mondo cercando la felicità fuori di sé…ma non saranno mai soddisfatti se non si lasciano invadere interiormente dallo Spirito.
Altri vorrebbero riempire la giornata con grandi progetti: divertimenti, ritrovi, grigliate, scampagnate…ma spesso avvertono un vuoto interiore che li prostra nella più desolante solitudine.
Nello Spirito nulla diventa insignificante e l’anima trova ogni occasione per lodare il suo Creatore.
Pier Angelo Piai