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Senza la fede tutto ci appare inutile: perché esistiamo? Perché siamo nati? Perché viviamo, soffriamo e moriamo?
Senza la fede tutto ci appare assurdo, senza orizzonte, senza colore, senza luce. Gli atomi che formano il nostro corpo, le galassie ed i buchi neri, l’antimateria… si possono scoprire cose che nemmeno sospettavamo esistessero. Ma se non troviamo in esse un senso ultimo, sono completamente inutili, anzi dannose perché più conosciamo l’orizzonte materiale, più ci angosciamo per la spaventosa complessità del tutto.

Senza la fede il rapporto con il nostro corpo che vediamo gradualmente ammalarsi ed invecchiare diventa conflittuale perché il divenire ci interroga continuamente sul fine ultimo che non riusciamo ad intravedere.

Senza la fede aumenta in noi il rischio di sprofondare nei vizi che appannano la vista interiore ed appesantiscono la mente. Se non si crede alla vita eterna che senso hanno la morigerazione, la sobrietà e la rinuncia ai piaceri della carne? Esse inducono a rinunciare ai piaceri transeunti della vita e, di conseguenza, contribuiscono all’aridità ed alla noia da cui è difficile sfuggire.

Senza la fede non avremmo alcun punto di riferimento, tutto diventa relativo, compresi i rapporti umani e la ricerca interiore.
Molti frequentano psicologi e psicanalisti ignorando che la fede illumina ogni aspetto, anche più recondito, dell’esistenza ed aiuta anche l’auto-comprensione. Altri progettano un suicidio per porre fine alla mancanza di senso che li opprime. Altri ancora cercano il potere, il successo e le ricchezze materiali  credendo di colmare il vuoto interiore attraverso illusorie gratificazioni.

La fede in Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, illumina il nostro orizzonte esistenziale perché ci indica chi è veramente l’uomo fatto ad immagine e somiglianza di Dio, ci rassicura con la sua presenza nelle nostre menti e nei nostri cuori donandoci il senso della nostra vita che in Lui è immortale.

La fede in Gesù Cristo ci convince che la morte terrena è solo uno stadio della nostra esistenza che non avrà mai fine nell’immensa gioia del dinamismo trinitario.

“Il giusto vivrà per la sua fede” (Abacuc)
 “Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede”. (II Corinzi  13:5)