Al Signore nulla è nascosto e conosce ogni persona perfettamente. Sa molto bene che gran parte della vita quotidiana di Marta, un’umile casalinga, si svolge tra le mura domestiche.

Marta chiede al Signore di aiutarla a non lasciarsi prendere dallo sconforto se la sua mansione non viene riconosciuta nella società o i suoi stessi familiari non si accorgono della sua disponibilità.

Ella sa che anche Maria, la madre del Signore, durante la sua vita terrena, passava gran parte del suo tempo a sbrigare i lavori domestici.

Marta chiede di donarle la costanza e la pazienza per poter portare avanti i suoi impegni con amore, di farle la grazia di servire i familiari come se dovesse servire Lui stesso. Sa che per Lui non è importante quello che facciamo, ma come lo facciamo.

Marta ama nel nascondimento, nell’operare il bene, nel beneficare coloro che bussano alla sua porta, nel trovare dei momenti forti in cui dedicare solo a Lui il suo tempo nella preghiera, nella meditazione e nella contemplazione.

Marta ringrazia spesso per tutto quello che il Signore sta facendo continuamente per lei. Lo ringrazia per la famiglia che le  ha dato, per il nutrimento quotidiano, per la mansione che le ha affidato, per le numerose occasioni che le dona nell’operare nel nascondimento.

Ella gli offre le sue fatiche, le sue frustrazioni, lo stress della routine quotidiana, l’ingratitudine dei figli e del consorte e chiede che la sua grazia la accompagni sempre.

Servire gli altri con gioia è l’atto più nobile che possa fare un uomo.

Infatti il Servitore più illustre è Dio stesso.

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a cura di http://mondocrea.it