“La vera conversione consiste nell’annientarsi davanti a quell’Essere universale che abbiamo tante volte irritato e che può giustamente farci morire a ogni momento, consiste nel riconoscere che non si può nulla senza di lui, e che non abbiamo meritato da lui altro che la sua disgrazia.
Consiste nel riconoscere che c’è un’invincibile opposizione tra Dio e noi, e che senza un mediatore non ci può essere alcuna relazione con lui. (Pensieri di Pascal, n.470)”
Quanta arroganza, invece, nel nostro rapportarci a Dio! Crediamo di fargli un piacere se gli dedichiamo qualche minuto della giornata in qualche orazione dove domandiamo piuttosto cose materiali. Crediamo di fargli un piacere recandoci a messa la domenica o ad altre feste, dimenticandoci che siamo noi che abbiamo bisogno di conversione. Se veramente prendessimo coscienza di quante grazie riceviamo in ogni momento!
Dio sopporta anche la nostra arroganza o presunzione, pur di aiutarci a capire che i veri bisognosi siamo noi!
E’ la verità, Dio non ci può mentire. La nostra conversione dovrebbe realmente consistere nel ringraziarlo in ogni momento, nello stare silenziosi alla sua presenza adorando la sua infinita misericordia. Lui che potrebbe farci scomparire dalla faccia della terra in qualsiasi momento, come sostiene Pascal, Lui che ci ha riempito di ogni sorta di doni.
Perché non pensiamo che Egli può permettere la cecità, la paralisi, la demenza, la malattia, la miseria..ecc.? Perché si insiste con il dire che tutto è caso? Come osiamo essere così sfrontati al suo cospetto?
Conversione è prendere coscienza della Verità da cui scaturisce la riconoscenza, l’umiltà e la gratitudine.
Pier Angelo Piai