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C’è sempre molto da scoprire nel presente : in effetti ogni azione di “ricerca” avviene solo nel presente. E’ un errore pensare di rimandare al futuro la ricerca della verità, proprio perché il futuro è una nostra pura immaginazione che viene attivata solo in un atto presente.

Il saggio coltiva in sé l’arte di saper togliere spesso il velo dell’abitudine, la quale è solo un nostro meccanismo di difesa di fronte ad una realtà che potrebbe apparire insopportabile o addirittura mostruosa.

Perché? Bisognerebbe con molta fantasia immaginare di vedere le cose come se fosse per la prima volta. Un bambino si sofferma con stupore di fronte a fenomeni a cui noi non degneremmo neanche uno sguardo. Recuperare quello sguardo è assai difficile ma non impossibile. Fortunatamente ci sono quei pochi uomini (i grandi spiriti) che nella vita ci aiutano a mettere in evidenza le cose a cui non badiamo per superficialità o perché offuscate dal velo dell’abitudine.

Ma ognuno di noi, anche se non viene riconosciuto filosofo dalla cultura d’elite, può mettere in atto la sua filosofia personale nel cercare di dare un’interpretazione alla vita.
Si tratta solo di soffermarci con pazienza, immersi totalmente nel presente, ad osservare la nostra mente (e quindi anche il nostro cuore) mentre cerca un significato a tutto.
In fondo, si tratta soprattutto di capire come funziona la nostra mente e come interpreta i dati.

Nessuno può uscire da se stesso ed essere altro : per tutta l’eternità noi ci portiamo dentro il nostro io con il suo modo di percepire la realtà. Percezione sempre più evoluta, se vogliamo, ma appartenente al nostro modulo esistenziale, unico ed irripetibile. Le cose di prima, pur rimanendo tali, non sono più le stesse per una mente dinamica ed un cuore raggiante di amore. Tutte si illuminano di significati sempre più profondi che rimandano a Colui che le ha volute, il quale è mistero insondabile, generatore di tutte le virtù e riconciliatore degli opposti.

La pazienza non conosce né l’indifferenza, né l’abbandono. Suppone molta forza e fiducia…Non anticipa l’ora. Non perde il coraggio, nemmeno se il tempo non mantiene mai le promesse dell’eternità; infatti, questa eternità, essa non l’attende. Già ci vive. Avere davanti a sé il tempo che riscatta tutto, è considerare che non c’è niente nel tempo che finisca, è essere già al di là di tutti i tempi. (L.Lavelle, L’Errore di Narciso, p.125)

Pier Angelo Piai