Chi ha capito qualcosa della realt&agraagrave; in cui ci troviamo immersi?
La nostra struttura corporea è un grande enigma, per non dire della mente e dell’anima.
Il Signore lo sa meglio di noi, infinitamente meglio, che per noi è tutto un infinito mistero.
Tutto si riduce a presenze esili come le nubi o le foglie autunnali e massicce come le impervie montagne rocciose. Se solo prendessimo coscienza del fittissimo mistero in cui siamo immersi passerebbero in secondo piano le altre sciocche preoccupazioni od occupazioni.
Il chiasso esteriore ed interiore ci fa permanere alla superficie delle cose, mentre è realmente tutto sotto il nostro sguardo appannato.
“Ci sono persone che non riescono a capire che la gioia perfetta non è chiasso e risata ma silenzio e pensosità” …la presenza continuata di Dio, cercata e mai raggiunta perfettamente, è una via alla gioia perfetta (P.Albino p.210)
Continua a cercare Dio anche se ti sembra impossibile trovarlo…Dio si compiace di chi lo cerca con cuore sincero.
E’ difficile uscire dalla monotonia della superficie : la nostra mente rimane continuamente fuori dal centro e si lascia condizionare dal frastuono degli eventi esterni.
Dio è proprio nel nostro centro più interiore : è lì che dovremmo cercarlo. Non nel frastuono o nelle preoccupazioni, non nei bagordi o nella ricerca morbosa del piacere.
“Ci fu il mormorio di un vento leggero” (1Re,12)
Dio si trova nella calma interiore dove spazio e tempo si armonizzano relativizzando pensieri e preoccupazioni. Ognuno di noi deve crearsi questa nicchia interiore che non è illusione o fuga dalla realtà, ma la realtà stessa : Dio.
“Maria serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19)
Serbare le cose nel cuore è leggere gli eventi con lo sguardo di Dio, assoluta Calma e Perfezione, Dinamismo equilibrato ed Equilibrio dinamico, Effervescenza composta.
“Il soffio. Siamo soffio. Tutto avviene e si matura per il sopravvivere di quel soffio di Dio che ha fuso il divino con la materia. Soffio che non apprezziamo, che perfino non è bene accetto, perché impalpabile, invisibile, sfuggevole, non reale. Mentre tutta la realtà visibile si muove avvolgendo quel non reale, mossa da quel non reale.” (P.Albino p.96)
Pier Angelo Piai